Vuelta a España 2025: favoriti e percorso, con partenza dall'Italia
Sì, perché quest'anno la gara ciclistica spagnola partirà da una regione italiana. Ecco quale.
Poco turismo, natura selvaggia, tradizioni sacre e profane, sullo sfondo il Monte Rosa. La Valsesia è questo e molto altro, una valle dell'alto Piemonte (considerata la valle più verde d'Italia) in provincia di Vercelli, un luogo perfetto per il turismo lento perché ancora poco conosciuto e, per questo, ancora incontaminato.
Al centro il Sacro Monte di Varallo, patrimonio UNESCO, a nord le case e le tradizioni Walser, il fiume Sesia come trait d'union tra i piccoli borghi ancora inalterati, e le montagne tutte intorno. È un luogo che accontenta tutti, che vale la pena visitare sia d'inverno che d'estate. Incuriositi? Allora scopriamo insieme perché andare in Valsesia e cosa c'è di bello e di interessante da vedere.
Iniziamo dal centro, dal centro della Valsesia, dal suo centro culturale più importante: Varallo Sesia. È la perla che sta ai piedi del menzionato Sacro Monte, il più antico e artisticamente interessante tra i Sacri Monti dell'area alpina lombardo-piemontese nonché patrimonio UNESCO dal 2003.
È un complesso monumentale composto di oltre 40 piccole strutture che, assieme alla Basilica di Santa Maria Assunta, sovrasta Varallo. Ci si può arrivare attraverso una ripida funivia oppure a piedi dal centro del paese, molto curato e ricco di botteghe e attrazioni, tra cui la ricca Pinacoteca e le contrade storiche che, ogni luglio, si animano in occasione dell'Alpàa Festival, un importante evento musicale con concerti gratuiti, artigianato locale, enogastronomia e visite guidate di ogni genere.
Alagna Valsesia è il paese più a nord della valle, il paese più turistico della zona soprattutto perché punto di partenza degli impianti per raggiungere il Monte Rosa. Si tratta quindi del posto ideale per gli appassionati di montagna d'inverno, ma anche d'estate.
In circa 30 minuti di viaggio in telecabina, si può raggiungere infatti la stazione di Punta Indren a 3.275 metri di quota, punto di partenza per raggiungere Capanna Margherita, il rifugio più alto d'Europa a 4.554 metri di quota, e varie altre cime sopra ai 4.000 metri, compresa Punta Dufour, la vetta più alta del massiccio del Monte Rosa. Ma Alagna Valsesia è anche cultura e tradizioni Walser.
Alagna Valsesia, Carcoforo, Rimasco, Rimella, Riva Valdobbia e Rima San Giuseppe sono le sei colonie Walser della Valsesia. Di origine germanica e stanziati a sud del Monte Rosa in epoca medievale tra il XIII e il XV secolo, la loro lingua, le tradizioni, i costumi e le architetture sono ancora ben presenti ed evidenti nella zona.
Spiccano soprattutto le case Walser, riconoscibili per il basamento in pietra e la parte superiore in legno con travi sovrapposte e incastrate tra loro senza collanti e altri sistemi di stabilizzazione. Ma sono diversi anche i musei Walser presenti nel territorio e frequenti le manifestazioni legate al ricordo delle tradizioni di una popolazione la cui eco ancora oggi rimane viva in tutta la valle.
Valsesia è sinonimo di sport, una palestra naturale per tutti gli amanti delle montagna e delle attività sportive all'aperto. Perché oltre al Monte Rosa e a tutto ciò che può offrire il comprensorio Monterosa Ski, uno dei più grandi d'Europa, gioca un ruolo da protagonista nella valle anche il fiume Sesia, ideale per praticare discipline come rafting, canoa, kayak o canyoning.
Nacque proprio in Valsesia la tecnica della pesca "a mosca", ed è anche per questo un'area ancora oggi molto frequentata dagli amanti della pesca sportiva, complici anche la purezza delle acque del Sesia e dei suoi affluenti. Come dicevamo, è considerata la valle più verde d'Italia, perché ricca di vegetazione e di sentieri, piste ciclabili e bellezze naturali che conquistano anche perché ancora selvagge e incontaminate.
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