Perché in hotel è meglio evitare le camere che terminano con 01 per una vacanza migliore
Non è scaramanzia, c'è un motivo ben preciso per cui in hotel dovresti evitare le stanze che terminano con 01.
Quanti di voi conoscono l'isola di Jeju? Se fossimo a scuola probabilmente sarebbero poche le mani alzate, come quando a rivolgere una domanda era il professore o la professoressa di matematica. Eppure stiamo parlando di un'isola che spesso viene definita come le "Hawaii della Corea del Sud" viste le tante somiglianze. Solo lo scorso anno, milioni di persone hanno deciso di visitare l'isola, tanto che la tratta Seul-Jeju è diventata ora la più trafficata al mondo con 13 milioni di viaggiatori stando ai numeri snocciolati dall'International Air Transport Association. Soltanto qualche anno fa appena usciti fuori dalla pandemia, i numeri relativi al turismo erano quattro volte inferiori.
Siete incuriositi? Cerchiamo allora di fare subito un po' di chiarezza. Jeju è la più grande isola della Corea del Sud, situata nello Stretto di Corea nella parte più meridionale della penisola, godendo anche dello status di provincia autonoma speciale. Si tratta di un'isola vulcanica - da qui il chiaro riferimento alle Hawaii - che ha una superficie di oltre 1.8oo km², potendo contare su quasi 700.000 abitanti. Jeju così è dominata dal Monte Hallasan (1.947 m), il vulcano inattivo più alto Paese. L'isola però è famosa anche per le sue acque cristalline, le cascate i campi di tè verde. Un altro particolare non di poco conto è che stiamo parlando di un luogo patrimonio mondiale dell'UNESCO. Arrivati a questo punto, immagino che vogliate ulteriori informazioni su questa perla del Pacifico.
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Come facilmente intuibile, non stiamo parlando di una meta turistica come tante altre. Non che un mare limpido e spiagge bellissime siano attributi irrilevanti, ma Jeju ha qualcosa di diverso. Il mix vincente dell'isola infatti è dato da spettacolari formazioni vulcaniche, vegetazione lussureggiante e spiagge incontaminate. Iniziamo dal vulcano Hallasan, da cui partono alcuni sentieri e che presenta sul suo cratere un iconico lago. Un'altra meraviglia della natura è il sistema di tunnel lavici di Geomunoreum, con la presenza di diverse grotte sotterranee. La Manjanggul Cave è anche visitabile per circa 1 km, un'esperienza unica. Poi ci sono le tante cascate della parte interna dell'isola che sgorgano tra il verde più totale, mentre intorno è tutto uno snodo di sentieri e suggestivi ponti di legno.
Se poi amate le serie televisive coreane, molte scene sono state girate in prossimità delle incantevoli scogliere, altra meta assai gettonata dai visitatori. L'isola di Jeju però è famosa anche per il mare. Sono tre le spiagge più famose: Hyeopjae, Jungmun e Hamdeok. Tutti questi luoghi sono caratterizzati da sabbia bianca e acque cristalline, ideali sia per famiglie sia per gli amanti del surf e degli sport acquatici in generale. Avete mai provato poi la cucina coreana? Se la risposta è negativa, dovete assolutamente rimediare. Jeju infatti è rinomata anche per il cibo, con il pesce freschissimo che alcune volte viene ancora pescato dalle Haenyeo, delle donne che praticano la pesca in apnea che sono patrimonio UNESCO e a cui è dedicato un museo. Oltre al pesce in tutte le salse - che buono quello alla griglia! - un'altra specialità locale è il maiale nero, così da poter accontentare tutti i gusti.
Come detto l'aeroporto di Jeju è tra i più trafficati al mondo, ma dall'Italia non esistono voli diretti. Occorre così fare rotta per Seul o Busan, per poi aggiungere un'ulteriore ora di volo. Per chi arriva dall'estero però ci sono voli diretti da Cina, Giappone, Hong Kong e Taiwan. Per chi invece ha più tempo a disposizione, c'è anche la panoramica soluzione del traghetto, molto utile per chi è in auto e per chi non ha problemi a trascorrere dalle 4 alle 12 ore a bordo, a secondo del porto di partenza.
Infine chi vuole fare una vacanza a Jeju deve tenere conto anche del suo clima. L'isola infatti ha un clima subtropicale umido, con inverni miti ed estati calde e piovose. Di conseguenza l'estate è il periodo migliore per chi vuole vivere a pieno il mare - ogni tanto però capita qualche tifone -, mentre la primavera è l'ideale per escursioni e per ammirare la fioritura nei tanti parchi dell'isola. Autunno e inverno infine sono ugualmente dei periodi adatti per chi vuole evitare la calca dell'alta stagione, anche se logicamente c'è da escludere l'opzione delle spiagge.
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