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Tutti forse abbiamo sognato almeno una volta di perderci in un labirinto da fiaba, circondato dal verde e dal mistero? In Inghilterra, nel cuore della contea del Wiltshire, esiste un luogo che trasforma questo sogno in realtà: il Longleat Maze, considerato uno dei labirinti più straordinari e affascinanti al mondo.
Con i suoi 16.000 tassi piantati a mano e oltre 2,7 chilometri di percorsi, è diventato una delle attrazioni più amate dai visitatori di tutte le età. Un posto dove sentirsi un po' Alice nel Paese delle Meraviglie, senza finire nelle grinfie della perfida Regina di Cuori.
Il labirinto si trova all’interno della maestosa tenuta di Longleat House, residenza storica della famiglia Thynn, un imponente maniero elisabettiano che da secoli domina il paesaggio del Wiltshire. Oltre al labirinto, la proprietà è famosa per i suoi giardini paesaggistici e per essere stato il primo safari park al di fuori dell’Africa. Un luogo in cui natura, storia e divertimento convivono in perfetto equilibrio.
Progettato negli anni ’70 dall’architetto Greg Bright, il Longleat Maze è oggi un capolavoro di ingegneria paesaggistica e una vera sfida per chiunque decida di avventurarcisi. A differenza di molti altri labirinti più piccoli e semplici, qui ci si perde davvero: i sentieri sono infiniti, i vicoli ciechi abbondano e la sensazione di disorientamento è parte integrante dell’esperienza.
Mantenere in vita e in perfetta forma un labirinto di tali dimensioni non è un’impresa semplice. Ogni anno, un vero e proprio esercito di giardinieri si prende cura dei 16.000 alberi di tasso che lo compongono. Il lavoro è meticoloso: le siepi devono essere potate regolarmente per conservare la forma, i sentieri vanno mantenuti puliti e accessibili, e l’intera struttura deve essere preservata dalle intemperie tipiche del clima britannico.
Nonostante l’impegno, la fatica è ripagata dalla bellezza del risultato: un intreccio di verde che, visto dall’alto, assume una forma geometrica spettacolare. Le torri di osservazione sparse all’interno del labirinto permettono ai visitatori di godere di una vista dall’alto e di orientarsi meglio, anche se non sempre aiutano a trovare l’uscita.
Per i bambini è un’avventura fatta di mistero e divertimento, mentre per gli adulti rappresenta una sfida intrigante che stimola logica e orientamento. Non è raro che i visitatori impieghino anche più di un’ora per trovare l’uscita, mentre altri preferiscono arrendersi e chiedere indicazioni al personale. In ogni caso, il senso di conquista una volta raggiunto il traguardo è impagabile.
Per facilitare l’orientamento, su tutta l’estensione del labirinto sono stati distribuiti sei ponti rialzati, ma si consiglia di portare con sé uno smartphone munito di collegamento GPS da usare in caso di emergenza. Anche se è meglio non ricorrere alla tecnologia per uscire se non strettamente necessario, altrimenti si perde tutto il divertimento. Il punto di arrivo consiste nel raggiungere la torre di osservazione che si trova al centro del labirinto.