WhatsApp saluta ChatGPT: non funzionerà più da gennaio
Spazio a Meta AI su WhatsApp, purtroppo per ChatGPT, Copilot e simili

Meta si prepara a salutare due pulsanti storici di Facebook, che scompariranno dai siti web esterni dal prossimo 10 febbraio 2026. Accenniamo ai tasti "Mi piace" e "Commenta", che l'azienda ha deciso di eliminare da siti e portali web terzi che rimandano al suo social, elementi che fino a poco tempo fa erano praticamente una presenza fissa, ma che ormai cominciano a essere superflui per l'Internet di oggi.
Per inciso, è un cambiamento che riguarda solo i pulsanti di Facebook visibili sui siti terzi, perché i "Mi piace" e "Commenta" presenti dentro il social network rimarranno dove sono, almeno per ora.

"Oggi annunciamo che due plugin social di Facebook, il pulsante 'Mi piace' e il pulsante 'Commenta', non saranno più disponibili a partire dal 10 febbraio 2026" si legge nel comunicato stampa di Meta. "I plugin che saranno dismessi riflettono un'era precedente dello sviluppo web e il loro utilizzo è naturalmente diminuito con l'evoluzione del panorama digitale".
Sono quei pulsanti usanti come rimandi diretti a Facebook dai siti esterni, per esempio per mettere un "Mi piace" o commentare velocemente un elemento condiviso sul web ma esterno al social. Una specie di collegamenti rapidi a due delle funzioni principali di Facebook, ormai praticamente obsoleti.
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Un cambiamento che riflette lo stato attuale delle cose sul web, dove le interazioni tra gli utenti non sono più al centro del funzionamento dei social network come Facebook, che è fra l'altro in crisi da anni. D'altronde, i progetti più recenti come Instagram e Threads e l'utilizzo delle intelligenze artificiali per creare contenuti, automatizzare processi e proporre nuove soluzioni, anche hardware, sono ormai i settori su cui un'azienda come Meta sta investendo di più.
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Eliminare ciò che non serve o non funziona più come una volta è una scelta logica, che permette all'azienda di risparmiare tempo e denaro, da destinare su altre attività più vantaggiose e redditizie. Dunque, nostalgici e sviluppatori a parte (che Meta ha rassicurato spiegando loro che il cambiamento non causerà errori né comprometterà le funzioni dei siti web interessati), è un addio che la maggior parte di noi non noterà nemmeno.
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