Nadim Karam - Desert Flowers
L'arte ai piedi delle piramidi di Giza (Nadim Karam - Desert Flowers) - foto via Ufficio stampa/MO4 Network

Art d’Égypte 2025: l’evento d’arte imperdibile ai piedi delle Piramidi

Forever is Now: dieci artisti internazionali trasformano la piana di Giza in un dialogo tra passato e presente
A cura di Letizia Rogolino
Articolo pubblicato il:
17 Novembre 2025

In Egitto, là dove il tempo sembra rallentare e la sabbia custodisce storie più antiche della memoria umana, dall’11 novembre al 6 dicembre torna Art d’Égypte – Forever Is Now, il grande appuntamento internazionale che ogni anno trasforma la piana di Giza in un teatro di visioni contemporanee. Ai piedi delle Piramidi, simboli universali dell’eternità, dieci artisti provenienti da ogni parte del mondo sono chiamati a raccontare cosa significhi dialogare con un luogo che da millenni osserva il passaggio dell’uomo e delle sue civiltà.

La quinta edizione della mostra, realizzata sotto l’alto patrocinio dei Ministeri degli Esteri, della Cultura, del Turismo e delle Antichità d’Egitto, in collaborazione con l’UNESCO e organizzata da Art D’Égypte by Culturvator, riafferma la forza dell’arte come linguaggio trasversale, capace di superare confini geografici e temporali. Qui, dove il mito si mescola alla luce del presente, l’arte diventa un ponte: un varco che collega epoche lontane, culture diverse e sensibilità che convivono in un unico paesaggio, quello maestoso del deserto.

«Davanti alle Piramidi ci ricordiamo del nostro obiettivo principale: connettere l’eredità antica con l’arte contemporanea», afferma Nadine Abdel Ghaffar, fondatrice di Art D’Égypte, che cinque anni fa aveva immaginato un progetto capace di dare nuova vita agli spazi simbolici dell’Egitto. Oggi Forever Is Now non è solo una mostra, ma un dialogo globale: un incontro tra la materia del tempo e la fragilità dell’essere umano, tra la permanenza della pietra e la mutevolezza dell’arte.

Mert Ege Köse - Shen
Mert Ege Köse - Shen in mostra a Giza - foto via Ufficio stampa/MO4 Network

Le installazioni di Forever Is Now 2025: artisti tra deserto e storia

Gli artisti invitati a questa edizione sono Michelangelo Pistoletto, Alexandre Farto (Vhils), Mert Ege, Recycle Group, J. Park, Alex Proba e SolidNature, Nadim Karam, Ana Ferrari, King Houndekpinkou e Salha Al-Masry. Interpretano il tema dell’eternità attraverso linguaggi che oscillano tra scultura, installazione, esperienze immersive e interventi site-specific.

Michelangelo Pistoletto porta nella piana di Giza il Terzo Paradiso, simbolo della sua ricerca che intreccia passato, presente e futuro in un unico atto creativo. Vhils, con il suo inconfondibile gesto di scavo, reinterpreta i portoni del Cairo trasformandoli in soglie capaci di unire generazioni e civiltà. Mert Ege immagina un anello metallico che cattura i raggi del sole e affida al vento il compito di completare il racconto, rendendo l’opera un organismo vivo e in continua trasformazione.

Il duo internazionale Recycle Group propone Null, una riflessione sulla rinascita nell’era dei dati, dove la spiritualità tradizionale incontra una nuova dimensione digitale. Code of the Eternal, invece, è l’opera di J. Park: un messaggio cifrato che costruisce un ponte simbolico tra l’antico Egitto e l’eredità dei sovrani coreani, immaginando un dialogo impossibile ma poeticamente necessario.

Alex Proba e SolidNature presentano Infinity Echoes, un tributo alla terra e ai suoi colori, in cui la materia naturale diventa voce della continuità nel tempo. Nadim Karam, con i suoi Desert Flowers, fa sbocciare fiori di metallo riciclato che emergono dalla sabbia come simboli di resilienza, rinascita e possibilità. Ana Ferrari dà forma all’invisibile con The Winds, installazione sonora che intreccia arte, scienza e spiritualità in un canto di flauti mossi dalle correnti d’aria del deserto.

A portare un gesto intimo su scala monumentale è King Houndekpinkou con The White Statue Totem, che dialoga con la vastità del paesaggio e con l’atemporalità delle Piramidi. Chiude Salha Al-Masry con Ma’at, un’opera che trasforma un gioiello regale in uno spazio condiviso, evocando il principio di equilibrio e giustizia che da millenni regge l’universo secondo la cosmologia egizia.

Vhils - Doors of Cairo
Vhils - Doors of Cairo a Giza - foto via Ufficio stampa/Jose Pando Lucas

Art D’Égypte: una piattaforma che unisce patrimonio culturale e innovazione

Forever Is Now conferma il ruolo di Art D’Égypte come piattaforma che intreccia patrimonio e innovazione, trasformando l’altopiano di Giza in un laboratorio di contemporaneità aperto al mondo. La mostra è realizzata grazie al supporto di partner e sponsor internazionali, tra cui LMD Real Estate (main sponsor), BMW, Abu Ghaly Motors, Pepsi, Orascom Pyramids for Entertainment, Vodafone, Nestlé e molti altri, e alla collaborazione di media partner come MO4 Network, Scoop Empire e TV5 Monde.

Fondata nel 2017 da Nadine Abdel Ghaffar, Art D’Égypte by Culturvator porta avanti progetti che uniscono arte e patrimonio, dando nuova voce a luoghi simbolici del Paese, dal Museo Egizio al Palazzo Manial fino al cuore storico del Cairo. Dal 2021, Forever Is Now porta l’arte contemporanea ai piedi delle Piramidi, rinnovando ogni anno un dialogo che attraversa tempo, culture e immaginazione.

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Letizia Rogolino
Redattrice

Giornalista e copywriter, appassionata di cinema, serie TV e viaggi. Cinefila incallita e anima vagabonda, amo perdermi tra i road movie, il mare e le atmosfere degli anni '80. I dolci sono il mio comfort food, guidare mi rilassa, correre all’aria aperta mi rigenera. E quando posso, suono il banjo. Racconto storie, luoghi ed emozioni con la stessa curiosità con cui esploro il mondo.

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