
Dopo il Pantheon, anche per vedere la Fontana di Trevi bisognerà acquistare un biglietto a pagamento. Non è ancora certo né chiaro quanto costerà e nemmeno chi dovrà comprarlo, ma dalle anticipazioni interne agli uffici del Comune di Roma Capitale sono emersi già alcuni dettagli. In attesa della comunicazione ufficiale, prevista per i prossimi giorni, vediamo come cambieranno le visite a uno dei monumenti più noti e frequentati di Roma e del mondo.

L'assessore al Turismo del Comune di Roma Capitale Alessandro Onorato ha confermato la notizia riportata nelle scorse ore dal Corriere della Sera, che ha anticipato la prossima introduzione di un biglietto a pagamento necessario per vedere (da vicino) la Fontana di Trevi. Secondo quanto emerso il ticket costerà due euro ma sarà gratuito per i residenti a Roma, non è chiaro se anche chi risiede nei Comuni della Città Metropolitana o meno.
Dal prossimo 7 gennaio 2026 i visitatori troveranno, in prossimità della fontana, due corsie delimitate da paletti in ottone, una per i residenti e una per i turisti ai quali verrà chiesto di effettuare il pagamento per accedere all'area antistante alla vasca principale, limitata a un massimo di 400 persone alla volta, com'è attualmente.
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Rendere la visita più godibile è l'obiettivo principale di introdurre un biglietto a pagamento per vedere da vicino la Fontana di Trevi, monumento costantemente affollato e quindi difficile da guardare o da osservare con attenzione (e tranquillità). Solo nei primi sei mesi di quest'anno è stata visitata da circa 5 milioni e 300mila visitatori, numeri che sono ancor più notevoli considerando gli spazi esigui di Piazza di Trevi.
Rendere la visita a pagamento potrebbe far fruttare al Comune di Roma 20 milioni di euro, riporta il Corriere della Sera, altro dettaglio importante che pesa nella decisione dell'amministrazione. Questo anche a fronte del successo riscosso dall'introduzione del biglietto per il Pantheon, a pagamento dal 3 luglio del 2023, cambiamento che ha portato diversi risultati positivi sia relativamente all'organizzazione degli accessi, più ordinati e godibili per i visitatori, che per gli incassi, usati per sostenere i costi.
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Non è ancora chiaro per quanto tempo si potrà rimanere nell'area antistante alla Fontana di Trevi, in che modo verranno verificate le persone residenti e altre questioni che il Comune chiarificherà nei prossimi giorni annuncerà la novità ufficialmente.
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