Golfo dei Poeti a Portovenere - Le Cinque Terre - nuovi itinerari
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Portovenere e Cinque Terre, cinque nuovi itinerari tra castelli e fortificazioni

Per un turismo più sostenibile all'interno del sito UNESCO
A cura di Valeria Girardi
Articolo pubblicato il:
27 Dicembre 2025

Cinque nuovi itinerari tematici per scoprire un volto meno noto, ma profondamente identitario, del territorio di Portovenere, delle Cinque Terre e delle isole di Palmaria, Tino e Tinetto. È questo il cuore del progetto di valorizzazione dedicato alle architetture difensive (e quindi castelli, torri, forti e batterie costiere) nato con il contributo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e pensato per promuovere un modello di turismo sostenibile all’interno del sito riconosciuto dall’UNESCO.

L’obiettivo del progetto è di per sé duplice: da un lato si pone lo scopo di alleggerire la pressione sui percorsi più affollati; dall’altro, invece, l'intento è quello di offrire ai visitatori esperienze di qualità capaci di integrare valore culturale, paesaggio e una distribuzione più equilibrata dei flussi turistici. Le architetture militari diventano per questo il filo conduttore di un racconto unitario che attraversa costa, isole ed entroterra, un filo che porta a restituire la complessità storica e territoriale di un paesaggio modellato nei secoli dal rapporto tra comunità locali, mare e strategie difensive.

Portovenere e Cinque Terre, quali sono i nuovi itinerari promossi dal Ministero

Golfo di La Spezia
Shutterstock by Aliaksandr Antanovich

I nuovi itinerari si snodano attraverso le diverse aree del sito UNESCO, collegando Portovenere, le Cinque Terre e l’arcipelago con un approccio narrativo condiviso. L’iniziativa permette di accedere a una rete di punti panoramici e luoghi meno conosciuti, valorizzando presìdi storici spesso esclusi dai circuiti turistici tradizionali, ma di grande interesse culturale e paesaggistico.

Il tutto, il progetto propone cinque percorsi tematici che sono stati pensati per offrire prospettive complementari sul territori:

  • I custodi del mare” è un itinerario di mezza giornata che collega il Castello di Levanto a quello di Monterosso, passando per Punta La Gatta, Podere Casa Lovara e Punta Mesco, mettendo in relazione due storici avamposti a controllo della costa;
  • la “Via dei Castelli”, articolata su due giornate, unisce invece riviera ed entroterra, intrecciando storia militare e paesaggio rurale in un racconto sull’evoluzione insediativa dell’area.
  • Le origini della Spezia” è un percorso di circa quattro ore che conduce alla scoperta delle testimonianze più antiche del golfo, tra Forte Parodi, il borgo di Carpena con il suo castello, Codeglia e Castè;
  • l’itinerario “Tra costa e collina: dal Varignano a Biassa” attraversa un tratto significativo del sistema difensivo, accompagnando il visitatore dalle aree costiere ai borghi collinari;
  • infine, “L’Isola Palmaria e il Porto di Venere” propone un’esperienza giornaliera immersiva, capace di leggere in continuità gli elementi naturali e architettonici dell’arcipelago e del promontorio.
chiesa medievale isola di Palmaria - itinerario dei castelli delle Cinque Terre
Shutterstock by Max Barattini

Il progetto si inserisce in un più ampio percorso di riscoperta dell’architettura difensiva locale. Quando il sito di Porto Venere, Cinque Terre e isole fu iscritto nella Lista UNESCO nel 1997, questo patrimonio non era ancora pienamente riconosciuto come elemento caratterizzante del paesaggio culturale. La sua valorizzazione è maturata nel tempo grazie all’impegno della comunità locale e agli studi avviati fin dai primi del Novecento, nonostante una lunga fase di oblio seguita agli eventi della Seconda guerra mondiale.

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Oggi, anche grazie a progetti di restauro, riuso e riapertura al pubblico, le fortificazioni tornano a essere protagoniste. I materiali informativi, le mappe e gli approfondimenti storici sono disponibili su un portale dedicato, pensato per accompagnare il visitatore nella pianificazione dell’esperienza e per restituire, in chiave contemporanea, un patrimonio che racconta secoli di storia e identità del territorio.

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Valeria Girardi
Valeria Girardi
Direttore Editoriale

Giornalista iscritta all'Ordine del Lazio, è laureata in Scienze Linguistiche e specializzata in Marketing e Comunicazione. Crede nel perfetto equilibrio tra digitale e umano, creatività e rigore scientifico, numeri e parole, linguaggi umani e linguaggi di programmazione. Appassionata di viaggi, urban trekking ed escursioni naturalistiche, ama ascoltare, leggere e riportare le storie degli altri. 

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