Avatar: fuoco e cenere Milano
Il cast di Avatar: Fuoco e Cenere a Milano - foto via Ufficio stampa Disney

Avatar - Fuoco e cenere, il cast a Milano: "Un film che parla al cuore e alla testa, in modo viscerale"

A 15 anni dal primo capitolo, il cast del terzo film della saga ideata da James Cameron racconta questa nuova avventura su Pandora
A cura di Letizia Rogolino
Articolo pubblicato il:
9 Dicembre 2025

Il cast dell'ultimo film di James Cameron è arrivato a Milano per presentare Avatar - Fuoco e cenere, il terzo capitolo dell’universo di Pandora che sarà nelle sale dal 17 dicembre. Sul palco erano presenti Sam Worthington, volto di Jake Sully, il marine diventato leader Na’vi; Stephen Lang, che torna ancora una volta nel ruolo del temibile Miles Quaritch; Bailey Bass, interprete del personaggio metkayina Tsireya; Trinity Jo-Li Bliss, che dà vita alla giovane Tuktirey Sully; e Jack Champion, interprete di Spider.

Una rappresentanza giovane e dinamica che ha raccontato l’evoluzione dei propri personaggi e l’intensa esperienza di lavorare a un progetto che continua a spingere al limite tecnologia, performance e narrazione. I membri del cast hanno condiviso emozioni, curiosità sul set e il senso di responsabilità nel proseguire un’immaginazione narrativa così vasta. Sequel dopo sequel, l’universo creato da James Cameron si arricchisce di nuove culture, conflitti e relazioni familiari che diventano sempre più centrali.

Di cosa parla Avatar - Fuoco e cenere

In Avatar: Fuoco e Cenere ritroviamo Jake Sully e Neytiri, ancora una volta impegnati a proteggere la loro famiglia e il fragile equilibrio del pianeta. Il racconto prosegue lungo le conseguenze degli eventi precedenti, mostrando come i Sully debbano affrontare minacce sempre più complesse, provenienti sia dal passato sia da nuove forze pronte a mettere in pericolo la vita dei Na’vi.

Il film con una sceneggiatura firmata da lui stesso insieme a Rick Jaffa e Amanda Silver, e una storia sviluppata anche con Josh Friedman e Shane Salerno, espande ulteriormente la mitologia di Pandora. In questa terza parte esplora territori inesplorati del pianeta, culture Na’vi mai viste prima e un conflitto che coinvolge l’intero ecosistema, tra fuoco, distruzione e rinascita.

Accanto a Worthington e Zoe Saldaña ritroviamo figure centrali come Sigourney Weaver, Stephen Lang, Cliff Curtis, Kate Winslet e molti altri membri del cast, per una narrazione corale che intreccia destino, identità e sacrificio.

Avatar: Fuoco e Cenere
Sul set di Avatar: Fuoco e Cenere - foto via Ufficio stampa Disney

I protagonisti parlano del film a Milano

Cosa significa per voi essere parte del mondo di Avatar che, capitolo dopo capitolo, diventa sempre più complesso e stratificato? E com'è essere accompagnati in questo percorso dalla visione di un autore come James Cameron?

Stephen Lang: Sicuramente è un privilegio lavorare con una personalità così creativa e visionaria come Cameron, con una squadra di colleghi molto impegnati in questo progetto di cui facciamo parte da molti anni; penso che sia un dono che continuiamo a ricevere.

Trinity Jo-Li Bliss: Penso che, soprattutto per noi tre che siamo così giovani, sia interessante far parte di un progetto che non capiamo del tutto. Non riusciamo a capire quanto sia pioneristico perchè eravamo bambini quando è iniziato e non conoscevamo prima il cinema di James Cameron. Non sapevamo quanto lui avesse fatto fino adesso. Siamo stati trattati tutti con grande rispetto e c'era sul set un grande spirito collaborativo quando io ero solo una bimba di 13 anni. Sono d'accordo con Stephen, è fantastico tornare e contribuire a questa storia emotiva e di grande impatto.

Avatar paesaggio
Una scena di Avatar - Fuoco e cenere - foto via Ufficio stampa Disney

Fra tecnologia e sostenibilità: la sfida di Cameron

Il pianeta, le risorse, la diversità, cosa significa portare il messaggio di Avatar nel mondo di oggi?

Sam Worthington: Quando Cameron ha scritto questo film ha voluto sottolineare molti aspetti e poi il progetto è cresciuto e si è inserita una dinamica familiare che diventa poi il fulcro della storia. Come si sopravvive in una famiglia che vive circostanze difficili come la guerra, un paesaggio e un pianeta che cambia e l'amore reciproco e il legame forte nei momenti difficili. Un film che ci parla nella vita vera.

Noi stiamo vivendo un momento di grande precarietà e incertezza e l'unica certezza che abbiamo è il nostro amore reciproco e James ci ha detto proprio questo sul set: si tratta di essere tutti connessi: americani, italiani, tutto il pianeta, perché è la nostra responsabilità promuovere l'amore reciproco per correggere i problemi e le storture che ci possono essere. La forza più grande di Cameron è che riesce a scrivere una storia che ci connette a livello globale.

Trinity Jo-Li Bliss: C'è anche una grande forza delle donne, mi piace vedere tanti personaggi femminili straordinarie in questo film, donne guerriere e scene di azione che ci tengono incollati allo schermo.

Bailey Bass: A me piace molto l'aspetto della famiglia eletta, della famiglia scelta che è un fil rouge in tutti i capitoli di Avatar. Si parla di diversità, ci sono tanti personaggi come Spider, Jasper e le creature blu e questo film ci dice che abbiamo più cose in comune che differenze. E ci ricorda di quanto sia importante la solidarietà, abbiamo tutti una connessione profonda.

Ma senza dimenticare i sentimenti

Cosa apporta questo film a livello tecnico ed emotivo rispetto ai precedenti?

Stephen Lang: Il primo e il secondo Avatar avevano lo stesso DNA quando ho letto la sceneggiatura, invece per il terzo film il mondo è più grande e così anche le emozioni si approfondiscono però c'è sempre un fil rouge con il secondo film. Come attori quello che abbiamo provato in Avatar 2 lo abbiamo riversato in Avatar 3 dove ogni personaggio cerca di trovare la propria collocazione.

Ci sono alcuni film nella storia del cinema che sono capisaldi come Lawrence D'Arabia, 8 e 1/2 che sono da vedere sul grande schermo. Ora ci troviamo in Italia che per me è uno dei paesi in assoluto più importanti per il cinema, penso a Fellini, Marcello Mastroianni, Giulietta Masina, io sono cresciuto guardando questo magnifico cinema. Ladri di Bicicletta e altri film mi hanno ispirato per diventare attore, quindi presentare questo film in questa splendida città è meraviglioso. Un film che parla al cuore e alla testa, in modo viscerale.

Avatar: Fuoco e Cenere
Una scena sott'acqua di Avatar - Fuoco e cenere - foto via Ufficio stampa Disney

A livello tecnico quali sono state le difficoltà di realizzazione per questo film come attori?

Sam Worthington: La tecnologia non è un ostacolo, la nostra missione come attori è essere veri nelle nostre espressioni. Gli effetti visivi, le luci, vengono dopo. Anzi, su un set tradizionale ci sono tante distrazioni, si corre contro il tempo, mentre lavorando così è un processo molto intimo e personale. Tutto quello che facciamo in scena lo abbiamo fatto veramente: come entriamo nell'acqua, i baci e i vari gesti... siamo più liberi come attori ed esploriamo più a fondo il nostro personaggio.

Si vive molto nel presente e ci si concentra sulla scena, solo interazione tra attori e regista, energia pura senza distrarsi dalle telecamere e altro. C'è una incredibile purezza.

Una speranza green per il futuro

C'è ancora speranza per il nostro pianeta secondo voi?

Bailey Bass: Assolutamente sì, io ho iniziato a lavorare in questo progetto e sono molto impegnata in diverse cause ambientali, sono stata anche alle Nazioni Uniti per esprimermi sul futuro degli oceani. Siamo 8 miliardi di persone sulla Terra e non ci credo che non vogliamo che il nostro pianeta sia pieno di luce, amore e bellezza. Noi continuiamo a combattere ed è per questo che continuiamo a sognare.

Stephen Lang: Ho letto qualcosa su questa città che ci ospita oggi e mi sembra che intorno al 1942-1943 qui c'era poca speranza ed era un momento molto difficile, eppure lo avete superato e credo che sia sempre possibile fare un passo in avanti perché domina un senso di ottimismo e speranza. Quindi spero davvero di superare questo momento cupo e buio che riguarda il mio paese e tutto il mondo. In questo paese conoscete il fascismo no? Il mio paese sta cominciando a imparare e comprendere questo concetto.

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Letizia Rogolino
Redattrice

Giornalista e copywriter, appassionata di cinema, serie TV e viaggi. Cinefila incallita e anima vagabonda, amo perdermi tra i road movie, il mare e le atmosfere degli anni '80. I dolci sono il mio comfort food, guidare mi rilassa, correre all’aria aperta mi rigenera. E quando posso, suono il banjo. Racconto storie, luoghi ed emozioni con la stessa curiosità con cui esploro il mondo.

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