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Presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma California Schemin’, il primo film da regista dell’attore scozzese James McAvoy,è un’esplosiva miscela di commedia, dramma e realtà, ispirata a una storia incredibilmente vera. Dimenticate gli eroi hollywoodiani, in questo film i protagonisti sono due ragazzi scozzesi che sognano di sfondare nel mondo dell’hip-hop, fingendo di essere americani.
Ambientato nei primi anni 2000 e tratto da una storia vera tanto assurda quanto affascinante, il film racconta l’incredibile avventura di Gavin Bain e Billy Boyd, due rapper di Dundee respinti dalle etichette discografiche britanniche perché “troppo scozzesi” per avere un futuro nella scena hip hop.
Così, invece di arrendersi, escogitano un piano folle: cambiare identità, adottare accenti californiani, ri-registrare le loro canzoni e reinventarsi come duo americano sotto il nome di Silibil N’ Brains. E, incredibilmente, funziona. Tra interviste, contratti discografici e aperture per star del rap, Gavin e Billy riescono a penetrare il cuore dell’industria musicale britannica. Ma il prezzo del successo, costruito su una menzogna, inizia presto a presentarsi. Come si può continuare a vivere un sogno, se è fondato su qualcosa di finto?
Dopo oltre 30 anni di carriera come attore, James McAvoy ha scelto con cura il suo esordio alla regia. California Schemin’ non è soltanto una storia esilarante e fuori dagli schemi: è anche un film personale. McAvoy, cresciuto nel quartiere popolare di Drumchapel a Glasgow, ha riconosciuto qualcosa di sé nei protagonisti: giovani di talento, con grandi sogni, che il mondo sembra voler confinare dentro stereotipi sociali e culturali.
«Quando ho iniziato a cercare il progetto giusto per il mio debutto, mi arrivavano quasi esclusivamente copioni ambientati in periferie scozzesi, pieni di personaggi privi di speranza», racconta il regista. «Ma la mia esperienza era diversa. E quando ho letto California Schemin’, ho visto una storia che parlava davvero di noi, della voglia di superare i limiti imposti dagli altri — anche a costo di travestirsi da qualcun altro.»
Pur ispirato a una storia realmente accaduta, California Schemin’ non è solo il racconto rocambolesco di una frode musicale. McAvoy lo trasforma in una riflessione sincera su identità, appartenenza e amicizia, mostrando il prezzo psicologico pagato dai due protagonisti per inseguire il successo.
La vera domanda non è se verranno scoperti, ma quanto riusciranno a rimanere fedeli a sé stessi lungo il cammino. Con un tono che alterna umorismo tagliente e momenti di intensa vulnerabilità, il film diventa un’ode agli outsider, a chi rifiuta di "restare al proprio posto" e osa sognare in grande, anche quando il sistema sembra volerli zittire.
In Scozia, esiste una parola per definire chi ha questo spirito: gallus — audace, sfacciato, temerario. Proprio come Gavin e Billy. «Volevo raccontare una storia che parlasse della mia gente, delle nostre ambizioni, della nostra creatività. Ma volevo anche divertire», dice McAvoy.
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