La nave passeggeri più antica al mondo è diventata un hotel di lusso. Quanto costa dormirci
Da nave passeggeri più antica al mondo a hotel di lusso, la storia della Doulos Phos è unica al mondo.
La colazione a buffet negli hotel è una gradita coccola verso i clienti, oppure si tratta di un colossale spreco di cibo? Dopo la pubblicazione del Food Waste Index Report 2024 dell'UNEP, un programma delle Nazioni Unite per l'ambiente, questa è la discussione che si è accesa a livello internazionale, con gli echi del dibattito che stanno iniziando ad arrivare anche da noi. La colazione a buffet è la formula più comune negli alberghi, soprattutto nelle strutture di fascia medio-alta. Il suo funzionamento è noto a tutti: in una sala ristorante diversi tavoli vengono apparecchiati con pietanze e bevande a disposizione degli ospiti che, liberamente in una formula sostanzialmente all you can eat, possono servirsi da soli - anche più volte - e prendere ciò che più desiderano.
Dovendo in qualche modo soddisfare tutte le varie esigenze della clientela, gli hotel nella grande maggioranza dei casi predispongono un buffet assai ricco e fornito, così da poter accontentare chi magari predilige il dolce a colazione, chi il salato, chi una formula più anglosassone oppure una più classica. Insomma, scendendo nella sala ristorante a colazione, spesso ci si trova di fronte a diversi tavoli imbanditi di ogni prelibatezza, il tutto per non deludere i clienti e non incorrere nel rischio di una cattiva recensione: la colazione a buffet a certi livelli del resto è ormai un must che non può mancare. Il problema però è che questa modalità di servire la colazione porterebbe a un enorme spreco di cibo, con un forte impatto anche a livello ambientale.
Secondo dati ISTAT e Federalberghi, in Italia oltre l’80% degli hotel include la colazione nell’offerta. Tra questi la formula a buffet è di gran lunga la più diffusa nelle strutture 3, 4 e 5 stelle. Negli hotel sotto questa fascia i camerieri servono la colazione in modo più tradizionale: il cliente comunica loro cosa desidera scegliendo tra le opzioni disponibili. Durante la pandemia molti alberghi hanno messo da parte i buffet per ragioni sanitarie, ma oggi quando soggiorniamo in hotel ci sorprende se non c'è il buffet a colazione.
Senza dubbio difficilmente potremmo fare a meno di questa coccola: ormai anche da noi gli hotel a colazione offrono uova, bacon, formaggi, affettati e verdure, oltre alla frutta fresca di stagione, tutte cose che difficilmente troviamo nelle nostre cucine al mattino. Gli hotel così sono sempre più attenti a non avere il braccino corto nei loro buffet: pile di cornetti, piramidi di dolci e vasche di uova strapazzate, spesso non ci rendiamo conto di quanta abbondanza ci sia a tavola. Un'esagerazione che però spesso si tramuta in un autentico spreco alimentare.
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Senza girarci troppo attorno, quanto emerge dal Food Waste Index Report 2024 dell'UNEP è abbastanza allarmante. Nel 2024 sono stati sprecati 1,05 miliardi di tonnellate di cibo a livello globale, di cui il 28% proveniente dalla ristorazione. Le colazioni a buffet sono tra le più colpite, generando più del doppio degli sprechi rispetto alle colazioni al piatto: circa 300 grammi rispetto ai 130 grammi dei pasti preparati al momento. Sprecare cibo significa "bruciare" risorse preziose come terra, acqua ed energia; una volta in discarica, questi rifiuti inoltre emettono gas serra che danneggiano il pianeta e la biodiversità.
Il grido d'allarme dell'UNEP così non sarebbe passato inosservato. Molti hotel - anche di lusso - del Nord Europa stanno iniziando a ridurre la quantità di cibo presente nei propri buffet, altre strutture invece hanno messo dei cartelli dove si invita la clientela a prendere solo quello che si mangia. Un po' come i ristoranti all you can eat dove paghi un plus per ogni cosa che resta nel piatto, senza però prevedere una sorta di penale. Altri hotel invece hanno iniziato a superare il concetto del buffet senza intaccare la qualità del servizio offerto: semplicemente viene servito - e spesso preparato - solo quello che viene richiesto. Insomma, il sentore è che si starebbe iniziando a gettare le basi per dire addio o ridimensionare le colazioni a buffet negli hotel, un servizio che fa molto piacere ai clienti e meno all'ambiente.
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