Shutterstock - Photo by Rimma Bondarenko

Arriva il Crookie, metà croissant e metà cookie

Dopo il brookie, il cronut e il cruffin, è tempo di un nuovo dolcissimo neologismo
A cura di Fabio Giusti
Articolo pubblicato il:
25 Giugno 2024

Il mondo della pasticceria è in continua evoluzione e, ultimamente, è il concetto di fusion a farla da padrone. Così, dopo il brookie (brownie e cookies), il cronut (croissant e donuts) e il cruffin (croissant e muffin), ora è arrivato il momento del crookie: perfetto connubio tra croissant e cookies.

Ideato dal panettiere Stéphane Louvard (titolare dell'omonima boulangerie in Rue de Châteaudun), da qualche tempo, il crookie spopola nelle case di tutti i francesi e non solo. In realtà la creazione di Mounsieur Louvard risale quasi a un anno e mezzo fa quando, trovandosi a preparare in parallelo sia dei croissant che dei biscotti, l'artigiano pensò bene di mescolare le due preparazioni.  Il risultato è un croissant con, all’interno, impasto di cookie classici con gocce di cioccolato. Prima di andare in forno per la seconda volta, l’impasto biscotto viene messo crudo anche sulla superficie e il risultato è un mix perfetto fra la morbidezza e fragranza del croissant e il crunch del biscotto.

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Un successo nato su TikTok

All'inizio Louvard ne vendeva circa una dozzina al giorno, ma nel febbraio di quest’anno questa “dolcissima questione” nata quasi per gioco è letteralmente esplosa. La scintilla è scoppiata quando il primo del mese l’influencer Johan Papz ha pubblicato un video in cui gustava l’invenzione di Stéphane. In brevissimo tempo il filmato su TikTok ha registrato ben 2,9 milioni di visualizzazioni, diventando oggetto del desiderio del popolo social. Il crookie non è frutto di lunghe ricerche o indagini di mercato, ma semplicemente dell’estro di Louvard. “È nato per divertimento, per testare una nuova ricetta”, racconta a Food & Sense.

1800 crookie al giorno

All’inizio erano solo poche dozzine ma oggi, sulla scorta di una viralità indubbiamente figlia dei social, le vendite del crookie sono arrivate a superare i 1800 pezzi giornalieri e numerose sono le panetterie che hanno iniziato a emulare Louvard. Un crookie viene 7 € se consumato in loco, 5,90€ se d’asporto. “È il prezzo di un croissant sommato a quello di un biscotto”, spiega Louvard per giustificare il costo elevato, dovuto all'alta qualità del burro, della farina, del cioccolato e alle lunghe ore di lavoro del suo personale. Lo staff di Maison Louvard, infatti, inizia a lavorare alle quattro di mattina per produrre il croissant cotto al forno, poi farcito e ricoperto con l’impasto dei cookies per essere cotto una seconda volta.

 

Fabio Giusti
Redattore

Nato a Napoli e adottato da Roma, passa la quasi totalità delle sue ore da sveglio a leggere libri, ascoltare musica e vedere molti (ma mai troppi) film. E, se consideriamo che ha 48 anni, sono davvero un sacco di ore. Nel tempo che resta scrive. Dei libri che legge, della musica che ascolta e dei molti (ma mai troppi) film che vede.

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