Barriera corallina tropicale
Una barriera corallina tropicale - foto di SergeyNikolaevich su Shutterstock

È stata scoperta una grande scogliera corallina nel Golfo di Napoli

Una scogliera di oltre 80 metri ricca di coralli bianchi e di altre specie di notevole interesse scientifico
A cura di Pietro Paolucci
Articolo pubblicato il:
2 Novembre 2025

Al largo del Golfo di Napoli c'è una grande scogliera corallina a più di 500 metri di profondità. È stata scoperta negli scorsi giorni nell'ambito di una spedizione scientifica grazie a un sottomarino comandato a distanza, che ha rivelato la presenza di coralli bianchi distribuiti lungo una parete verticale situata al centro del Canyon Dohrn del Golfo di Napoli.

Una grande scogliera corallina di oltre 80 metri

Golfo di Napoli
Golfo di Napoli - Shutterstock, foto di Ekaterina Pokrovsky

È una scogliera corallina finora sconosciuta scoperta da un gruppo di ricercatori e ricercatrici impegnati nella spedizione scientifica "Demetra" della nave di ricerca Gaia Blu del Consiglio Nazionale delle Ricerche, coordinata dall'Istituto di scienze marine del CNR, con il coinvolgimento di personale della Stazione Zoologica Anton Dohrn, l'Università Politecnica delle Marche e l'Università Federico II di Napoli.

Si trova a oltre 500 metri di profondità nel Canyon Dohrn, struttura biforcata a circa 12 miglia da Napoli, un habitat che ospita una grande biodiversità di notevole interesse scientifico. In particolare, sono state osservate strutture larghe più di due metri distribuite lungo una parete verticale di oltre 80 metri con coralli bianchi delle specie Desmophyllum pertusum e Madrepora oculata. La scogliera ospita inoltre coralli neri, coralli solitari, spugne e altre specie di notevole interesse, tra cui anche delle tracce fossili di ostriche e coralli, testimonianze geologiche di un passato lontano.

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"Un ritrovamento eccezionale per i mari italiani"

Coralli
Coralli - foto di Jolanta Wojcicka su Shutterstock

"È un ritrovamento eccezionale per i mari italiani: biocostruzioni di questa specie di tale entità non erano mai state osservate nel Canyon Dohrn e raramente altrove nel nostro Mediterraneo. La loro scoperta rappresenta un tassello fondamentale per comprendere il ruolo ecologico degli habitat a coralli profondi e la loro distribuzione, soprattutto nell'ottica di azioni di tutela e restauro" ha commentato Giorgio Castellan, capo missione della campagna e ricercatore del CNR-ISMAR di Bologna.

Uno degli obiettivi principali della spedizione "Demetra" è infatti proteggere e rigenerare gli habitat fragili come i coralli profondi del Mediterraneo, principalmente nel Golfo di Napoli e nel Mare Adriatico, spedizione parte del progetto europeo Life Dream e in linea con la legge europea sul ripristino della natura approvata nel 2024. Ciò attraverso attività di ricerca e monitoraggio tramite l'uso di sensori e telecamere capaci di tenere traccia dei cambiamenti legati al clima e alle azioni di ripristino adottate, come il posizionamento degli Eco-Reef, strutture artificiali stampate in 3D posizionate lo scorso anno in determinati siti per incentivare l'insediamento di nuovi coralli.

"La scoperta rafforza il valore dei progetti in questo canyon e nel Golfo di Napoli, e ci offre nuove opportunità per restituire vitalità a un patrimonio fragile e straordinario" ha commentato Federica Foglini, coordinatrice del progetto Life Dream del CNRR-ISMAR di Bologna. Il sito è stato inoltre proposto come nuova area protetta della rete europea Natura 2000, una rete ecologica diffusa su tutto il territorio dell'Unione che comprende siti di interesse e zone di protezione speciale.

Maggiori informazioni al riguardo sono reperibili sul sito del Centro Nazionale delle Ricerche cnr.it.

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Pietro Paolucci
Pietro Paolucci
Redattore

Nato a Roma, è un giornalista che si occupa soprattutto di tecnologia e innovazione. Dalle lauree in Letteratura Musica Spettacolo e in Filologia Moderna si indovinano alcuni suoi interessi, ma gli piacciono anche le montagne, nuotare, la psicologia e andare nei posti che non conosce. Ha tre biciclette, quattro chitarre e altre cose che non ha tempo di rispolverare, dice. Da vecchio vorrebbe mettere piede su Marte, o quantomeno scriverne un reportage.

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