Mal di mare - chinetosi
Donna con i sintomi della chinetosi - Shutterstock, foto di Nicoleta Ionescu

Perché viene il "mal di mare"? Cosa sapere per evitare la chinetosi

Nausea, vomito e malessere generale sono i disturbi più comuni
A cura di Pietro Paolucci
Articolo pubblicato il:
19 Agosto 2025

Si chiama chinetosi (o cinetosi) la condizione comunemente nota come mal di mare, mal d'auto o mal d'aereo. È un disturbo che riguarda molte persone — ne soffre all'incirca una persona su tre — e, ovviamente, è più frequente soprattutto in estate, nei periodi in cui sono maggiori le occasioni di compiere viaggi in nave, in automobile/autobus o in aereo. Ma da cosa dipende? Perché viene il mal di mare? Come si previene? Scopriamolo insieme.

Cos'è la chinetosi (mal di mare, d'auto o d'aereo)

Chinetosi - mal d'aereo
Mal d'aereo - Shutterstock, foto di Tualek Photographer

Si tratta di un disturbo neurologico dovuto agli spostamenti ritmici o irregolari del corpo durante i movimenti, una condizione che si manifesta durante viaggi in barca, in automobile, in aereo, ma anche andando in altalena, o perfino guardando contenuti in realtà virtuale, film o videogiochi particolarmente movimentati.

Malessere generale, nausea, vertigini, capogiri, iperventilazione e vomito sono i disturbi più comuni della chinetosi, a cui sono spesso collegati anche mal di testa, e diarrea soprattutto nel mal di mare, disturbi che di solito scompaiono non appena ci si ferma o poco dopo.

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Da cosa dipende?

Mal d'auto - chinetosi
Bambino con mal d'auto - Shutterstock, foto di Daniel Jedzura

La principale ragione per cui si manifesta questo disturbo sta sostanzialmente nel conflitto che le varie informazioni e segnali interni ed esterni captati creano nel sistema che ci fa stare in equilibrio, la cui sede principale è il labirinto vestibolare dell'orecchio interno.

Nel caso in cui le sensazioni tattili e visive siano contrastanti — per esempio la sensazione di movimento dovuta al galleggiamento e alle onde a contrasto con la stabilità di ciò che si trova sulla nave percepita con gli occhi — s'instaura un disallineamento sensoriale in cui il cervello fatica a trovare un senso e interpreta questo contrasto come un segnale d'allarme da cui ne risulta la chinetosi.

Per questo motivo, usare lo smartphone o leggere un libro viaggiando in auto su una strada di montagna accidentata e con molte curve è fortemente sconsigliato per chi ne soffre.

Come prevenire e trattare il mal di mare

Madre e figlio in nave
Madre e figlio in nave - Shutterstock, foto di Tomsickova Tatyana

Fissare un punto molto lontano all'orizzonte è un consiglio comune per mitigare la chinetosi, perché più lontano si guarda e più il movimento è lento e meno sono contrastanti le informazioni per il cervello. Può essere d'aiuto anche attivare delle funzioni specifiche di smartphone e tablet contro il mal di mare e d'auto, come l'opzione "Mostra indicatori di movimento nei veicoli" di iPhone e iPad che visualizza sullo schermo dei puntini animati che seguono i movimenti del veicolo stesso.

È importante anche prendere di tanto in tanto una boccata d'aria, bere acqua e, soprattutto, scegliere dove sedersi: per mitigare il mal d'auto è meglio optare per i sedili anteriori, mentre è consigliabile scegliere la zona centrale della nave o l'esterno per limitare il mal di mare. I sedili vicini alle ali dell'aereo sono invece i posti più consigliati per ridurre al minimo la sensazione di movimento in volo.

Ci sono anche dei farmaci per trattare la chinetosi. Vengono usati principalmente gli antiemetici per prevenire la nausea e il vomito e gli antistaminici che riducono gli impulsi provenienti dall'apparato vestibolare bloccando i recettori H1 dell'istamina. Viceversa, la scopolamina, farmaco preventivo storicamente utilizzato contro la chinetosi, non è più disponibile sul mercato italiano.

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Pietro Paolucci
Pietro Paolucci
Redattore

Nato a Roma, è un giornalista che si occupa soprattutto di tecnologia e innovazione. Dalle lauree in Letteratura Musica Spettacolo e in Filologia Moderna si indovinano alcuni suoi interessi, ma gli piacciono anche le montagne, nuotare, la psicologia e andare nei posti che non conosce. Ha tre biciclette, quattro chitarre e altre cose che non ha tempo di rispolverare, dice. Da vecchio vorrebbe mettere piede su Marte, o quantomeno scriverne un reportage.

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