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L'assistente virtuale dell'app, tra funzionalità potenzialità
Economica, potente, viene dalla Cina l’IA che ha scosso le big tech americane, minacciando la supremazia, finora indiscussa, delle creature della Silicon Valley. Il suo nome è DeepSeek-R1 e in un battito di ciglia – è stata lanciata solo a inizio 2025 – ha superato nei download su suolo americano perfino Chat GPT. Vediamo allora di capire meglio che cos'è DeepSeek e come funziona.
Si tratta di una chatbot basata su un modello di intelligenza artificiale generativa, in grado di risolvere problemi complessi, come il ragionamento matematico, mediante il ricorso a tecniche di apprendimento avanzato. Il modello, di fatto, sembra capace di pensare in maniera autonoma e tiene traccia dei processi adottati garantendo all’utente la massima chiarezza. Caratteristiche che stanno facendo penare i mercati finanziari statunitensi: a Wall Street, i titoli tecnologici legati al settore hanno infatti registrato un’immediata flessione.
DeepSeek è una startup cinese fondata nel 2023 da Liang Wenfeng e supportata dall'hedge fund High-Flyer di Hangzhou. A dicembre 2024 ha lanciato il modello DeepSeek V3, già in grado di competere con Chat GPT. Ma il terremoto vero e proprio è arrivato a gennaio 2025 con DeepSeek R1, performante nella gestione di questioni complesse e nella generazione di codice. Nonostante i chip utilizzati siano meno potenti di quelli preferiti dalle big tech americane, la realtà cinese è riuscita a mettere a punto un modello di linguaggio di grandi dimensioni, gratuito e open source, impiegando una cifra considerevolmente più bassa rispetto a quella ad oggi investita in territorio statunitense per la stessa tecnologia, e anche meno tempo, per un totale di 6 milioni di dollari (contro i 100 spesi da Google e OpenAI) e due mesi di lavoro.
Insomma, con il suo budget ridotto e un potenziale così elevato, non c'è da stupirsi che DeepSeek stia destando più di una preoccupazione nel campo della sperimentazione tecnologica made in USA. Basti pensare che i modelli R1 e V3 sono già stati inseriti nella top 10 mondiale stilata da Chatbot Arena, superando anche le innovazioni di fuoriclasse come Elon Musk con Anthropic e xAI.
Ma come funziona DeepSeek? In estrema sintesi, grazie a sofisticate architetture di deep learning, l’app (arrivata in cima alle classifiche americane in un lampo) accede alle informazioni aggiornate dal web ed elabora le risposte in maniera naturale, esplicitando tutti i passaggi effettuati per giungere alle conclusioni: una trasparenza che ha il sapore di un ragionamento autonomo, sebbene – va ribadito – DeepSeek R1 non abbia capacità di comprensione dei suoi contenuti. Almeno per il momento.
L'ascesa di DeepSeek ha però sollevato più di una perplessità, al punto che, in Italia si è deciso di fermare l'app con effetto immediato. E, infatti, è sparita dai negozi digitali di Google e Apple sul nostro territorio. La motivazione arriva dal Garante della Privacy, che poco dopo il rilascio dell’IA aveva già ammonito: “A rischio i dati di milioni di italiani”. Il blocco, tuttavia, non ha coinvolto la versione online, ancora disponibile via browser.