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È una rivoluzione per Spotify e per gli utenti non paganti, azienda che da sempre ha permesso di scegliere quali canzoni ascoltare ai soli iscritti ai piani Premium. E invece, qualche giorno fa, ha cambiato le proprie politiche eliminando il vincolo della riproduzione casuale che obbligava gli utenti "Free" a passare attraverso delle playlist dovendo skippare e pazientare anche un bel po' prima di poter riprodurre il brano che desideravano ascoltare. Ci sono ancora delle limitazioni, ma anche delle altre novità interessanti che rendono molto più funzionale la versione gratuita di Spotify.
Per gli abbonati ai piani Premium la musica lossless; per chi non paga nulla la possibilità di scegliere subito i brani. Sono giorni di cambiamenti per Spotify e per i suoi utenti, che si ritrovano un servizio aggiornato con novità di fatto utili e attese da tempo, sia da una parte che dall'altra. La versione gratuita della piattaforma guadagna nello specifico la possibilità di riprodurre immediatamente qualsiasi canzone presente nella libreria di Spotify, cercandole dalla barra di ricerca dell'app o riproducendole direttamente dai link di condivisione inviati dagli amici o scovati sui social.
Inoltre, anche gli utenti di Spotify "Free" possono scoprire nuove canzoni con le playlist "Discover Weekly" e "Release Radar", leggere i testi delle canzoni dall'app, o ancora, creare e modificare le playlist, aggiungendo le canzoni preferite manualmente o sfruttando i suggerimenti automatici degli algoritmi della piattaforma, playlist di cui è possibile tra l'altro modificare le copertine scegliendo immagini, colori, effetti e testi.
Quello che non cambia è invece la presenza della pubblicità, la possibilità di scaricare le canzoni per ascoltarle senza una connessione alla rete, attivare le opzioni per la riproduzione in qualità elevata e altri extra che continuano a distinguere il piano gratuito di Spotify da quelli a pagamento.
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Non è necessario fare nulla per ottenere queste nuove funzioni di Spotify "Free". Perché si tratta di un aggiornamento distribuito tramite server che l'azienda ha già iniziato a diffondere dallo scorso 15 settembre. Come sempre, è tuttavia consigliabile tenere aggiornate le app di Spotify verificando la presenza di eventuali update (tramite Google Play Store e App Store in base al proprio dispositivo).
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