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Tutte le bellezze della città in un giorno o in un weekend
Quali sono le città con meno turisti in Italia? Spesso siamo abituati a leggere classifiche diametralmente opposte, ovvero delle località che attraggono un numero maggiore di visitatori, però è interessante dare uno sguardo anche al rovescio della medaglia. Il motivo è presto detto: le città con meno turisti in Italia non sono le più brutte, ma sostanzialmente quelle che risultano meno attrattive e che hanno una minor capacità comunicativa nel saper promuovere le proprie bellezze.
Del resto in Italia nel 2023 ci sono stati oltre 130 milioni di arrivi, con il trend che sarebbe aumentato nel 2024. Il Bel Paese così resta una meta turistica per eccellenza, però non ovunque i visitatori affollano i vari luoghi di interesse.
Secondo l’Indice Complessivo di Sovraffollamento Turistico (ICST) elaborato da Demoskopika, ci sarebbero delle province dove il turismo è quasi inesistente. Un vero peccato perché si tratta di zone che hanno molto da offrire dal punto di vista storico, artistico, paesaggistico ed enogastronomico. Semplicemente sono località poco conosciute e fuori dalle rotte turistiche più comuni. Stando a quest'indice e ai suoi dati più aggiornati, vediamo allora quali sono le 5 città con meno turisti in Italia.
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Per l'indice elaborato da Demoskopika è Rieti la città con meno turisti in Italia. Un paradosso, perché stiamo parlando di una città antichissima, con dei borghi magnifici nei dintorni, senza contare le bellezze paesaggistiche come le sue montagne. Le origini di Rieti risalgono ai Sabini e, nei secoli, questa città è stata sede vescovile e anche residenza estiva di alcuni Papi. Il centro della città vanta numerose bellezze architettoniche e archeologiche, con la Cattedrale di Santa Maria Assunta e il Palazzo Vescovile che sono assolutamente da visitare. Una città ricca di storia e con un centro storico tutto da visitare, ma anche nei dintorni non mancano le attrazioni.
Basterebbe fare un nome: il Terminillo. Con i suoi 2.217 metri di altitudine, questo massiccio montuoso posizionato nel cuore dell'Italia e degli Appennini è una rinomata stazione sciistica in inverno, mentre in estate è il luogo ideale per delle escursioni. Poco fuori la città c'è il Ponte sul Velino, importante testimonianza della bravura ingegneristica degli antichi Romani. Ci sono poi i laghi del Salto e del Turano, ma sono celebri anche i santuari francescani della Valle Santa Reatina - Greccio, Poggio Bustone, Fonte Colombo e La Foresta -, luoghi legati alla vita di San Francesco. Infine per i più ghiotti come non ricordare che siamo nella patria della gricia e della amatriciana? Insomma, i turisti saranno pure pochi, ma le cose da vedere e fare non mancano di certo a Rieti.
"Niente è più antico di Benevento". Basterebbe questa frase dello scrittore inglese Edward Hutton per capire quanto sia antica e ricca di storia Benevento. Cuore del Sannio, il suo antico nome era quello di Malventum, venendo poi rinominata Beneventum dai Romani una volta che riuscirono a conquistarla. Prima di assoggettare i fieri Sanniti - basterebbe citare l'esempio delle Forche Caudine -, Roma dovette penare non poco, con Benevento che in seguito divenne anche la capitale di un potente Ducato in epoca longobarda. Eppure è la seconda peggior provincia per numero di turisti in Italia, stando all'indice.
La storia di Benevento è tanto affascinante quanto lo sono alcune delle sue bellezze architettoniche. L'Arco di Traiano posto sulla via Appia è uno dei monumenti romani meglio conservati d’Italia, con lo stesso discorso che può essere fatto per il Teatro romano, un'opera maestosa e ancora oggi utilizzata per gli spettacoli. Come dimenticare poi la Chiesa di Santa Sofia che può fregiarsi di essere patrimonio UNESCO, con il suo chiostro medioevale affrescato che è una meraviglia. Nelle vicinanze poi c'è Sant’Agata de’ Goti, la "perla del Sannio" celebre per le sue case medioevali. Con così tante bellezze è un mistero come Benevento non riesca ad attrarre un alto numero di turisti.
A completare il podio di questa classifica poco edificante c'è Reggio Calabria, un'altra delle città più antiche d'Italia. Le sue origini risalgono addirittura all’VIII secolo a.C., quando i Greci la fondarono con il nome di Rhegion facendone uno dei più fiorenti centri della Magna Grecia. Il tremendo terremoto del 1908 però ha distrutto buona parte della città - già provata dal potentissimo sisma della fine del Settecento - sgretolando diversi edifici di un immenso valore storico e uccidendo 15.000 persone su un totale, all'epoca, di 45.000, praticamente un terzo dei cittadini.
Oggi però Reggio Calabria può vantare ancora diversi siti di grande interesse. Per prima cosa c'è il Museo Archeologico Nazionale, dove sono custoditi i celebri Bronzi di Riace, celebri in tutto il mondo tanto da essere diventati un'autentica icona. Splendido è anche il Castello Aragonese dove di frequente vengono organizzate delle mostre, mentre il Duomo è stato ricostruito dopo il terremoto. Poi c'è il Lungomare da cui poter ammirare lo splendido panorama dello Stretto di Messina, luogo amato e celebrato anche da D'Annunzio. Interno a Reggio Calabria poi ci sono i sentieri selvaggi dell'Aspromonte e i borghi della Costa Viola, non dimenticando le incantevoli spiagge bianche di Scilla.Gli ingredienti per attirare turisti in questa Provincia sembrerebbero esserci tutti.
Il Molise spesso viene "bullizzato" quando si parla di turismo, invece ha molto da offrire sia sulla - pur breve - costa sia nelle zone interne. I primi insediamenti a Isernia risalgono addirittura al Paleolitico, con le testimonianze che sono ancora visibili nel sito archeologico di Isernia La Pineta, uno dei più importanti riguardanti la preistoria non solo d'Italia, ma dell'Europa intera. Dovrebbe bastare questo a rendere Isernia una nota località turistica, anche se la posizione e le infrastrutture viarie e ferroviarie - non di certo all'avanguardia - di certo non aiutano i visitatori a raggiungere la città.
Le cose da vedere a Isernia poi non mancano. Il simbolo della città è la Fontana Fraterna, datata XIII secolo e capace di ammaliare i visitatori con le sue eleganti arcate scolpite. Altrettanto splendida è la Cattedrale di San Pietro Apostolo che poggia su un antico tempio romano, ma tutto il centro è ricco di testimonianze degli antichi Romani e di palazzi medioevali. Intorno la città le montagne del Matese sono la meta perfetta per delle escursioni, mentre vale la pena anche visitare la caratteristica Agnone, famosa per le campane e per la Pontificia Fonderia Marinelli.
Nella top 5 delle province che attraggono meno turisti in Italia c'è Avellino, altro centro che, come Isernia, paga probabilmente una posizione fuori mano e collegamenti non proprio velocissimi. Anche qui però parliamo di una città con una storia millenaria, assai fiorente durante il Medioevo colpita però anch'essa da terremoti che l'hanno profondamente segnata, mutando una parte del suo contesto urbano. Un esempio di tutto questo è il Duomo di Avellino, un gioiello che più volte è stato ricostruito.
A dominare dall'alto la città c'è invece il Castello Longobardo, altra testimonianza del florido passato di Avellino. Restando in tema è molto suggestiva la visita al Carcere Borbonico, oggi diventato un vivace spazio espositivo e culturale, al pari del Museo Irpino che invece ha il compito di raccontare e tramandare la storia e le tradizioni del territorio. Poco fuori la città c'è il Santuario di Montevergine, situato sul Monte Partenio e celebre meta di pellegrinaggi. Infine occorre parlare della tradizione vitivinicola del luogo, visti i vini pregiati - Fiano di Avellino, Greco di Tufo e Taurasi - che hanno reso l'Irpinia rinomata in tutto il mondo.
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