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A pochi chilometri dal caos cittadino di Milano, immersa nella tranquillità della campagna lombarda, sorge l’Abbazia di Morimondo, un esempio di architettura medievale di transizione tra il romanico e il gotico. Quest'abbazia cistercense, costruita nel XII secolo in quello che oggi è il cuore del Parco del Ticino, non è solo un importante luogo di fede, ma anche una destinazione ideale per chi desidera una gita fuori porta che unisca cultura, natura e buon cibo.
Lasciando indietro il capoluogo lombardo, la strada verso Morimondo passa attraverso paesaggi rurali e strade di campagna che serpeggiano tra coltivazioni di riso, mais e orzo, cereali che per secoli sono stati alla base dell’economia della Pianura Padana.
Questa zona, ricca di biodiversità, è inoltre protetta dal Parco del Ticino, un’oasi per numerose specie di uccelli palustri e altri animali. Ancor prima di arrivare all’Abbazia, ci si immerge tra la natura e la storia del territorio, iniziando inevitabilmente a rallentare, e a prepararsi a riscoprire la bellezza dell’essenziale.
Una volta giunti, l’atmosfera dell’Abbazia di Morimondo permette un vero e proprio salto indietro nel tempo. Questa struttura cistercense, costruita tra il 1170 e il 1299 dai monaci provenienti dalla Borgogna, ha resistito ai secoli e agli eventi bellici, mantenendo intatta la sua imponenza medievale. Lunga 66 metri e larga 28, il suo esterno presenta mattoni a vista e ha contorni netti e geometrici, caratteristici, appunto, di questo stile. La struttura ha sia alcune caratteristiche romaniche che altre gotiche, diventando un perfetto esempio del cosiddetto stile di transizione.
L’architettura, austera ma al contempo affascinante, riflette lo stile essenziale tipico dell’ordine cistercense, che invita alla riflessione e alla contemplazione. L'abbazia è infatti completamente spoglia di decorazioni, semplice e senza intonaco, per ricordare la caducità dell'uomo e l'umiltà dei monaci. La chiesa doveva servire solo ed esclusivamente per comunicare con Dio e nient'altro. Il suo nome “Morimondo”, invece, è legato a quello della città francese Moiremont.
Passeggiare nei dintorni dell’abbazia è un’ottima occasione per rilassarsi con i suoni della natura: la chiesa è circondata da campi tranquilli e silenziosi, mentre il bosco che la protegge, con i suoi alberi piantati dai monaci oltre mille anni fa, offre riparo a numerosi animali. Oltre ad ammirare l’architettura cistercense ed esplorare le campagne del Parco del Ticino, in zona è possibile gustare i piatti legati alla tradizione agricola, come cereali, carni e formaggi. Spiccano in particolare i celebri risotti mantecati e le specialità a base di suino nero autoctono.
Per chi non ha fretta di rincasare è possibile spingersi fino ad Abbiategrasso, cittadina attraversata dal Naviglio Grande, dove sorge il Castello Visconteo, costruito nel 1382, che domina tutto il centro storico. Qui è inoltre possibile assaggiare il Pan de Mej, un dolce tradizionale al latte aromatizzato con fiori di sambuco, dedicato a San Giorgio, protettore dei lattai lombardi.