Queste isole della Grecia sono perfette per una vacanza a ottobre, il clima è ideale
Clima mite, poca gente e prezzi bassi: la Grecia è perfetta per una vacanza in ottobre.
La Gen Z e i viaggi last minute, da tempo è scoccato l'amore. Per prima cosa però cerchiamo di specificare di chi stiamo parlando. Per Gen Z si intendono solitamente tutti quei ragazzi nati tra il 1997 e il 2012, ovvero i giovani che sono definiti anche come nativi digitali. Essere nati nel pieno della rivoluzione del web 2.0 - come tutte le cose - ha i suoi pro e i suoi contro. Spesso questa generazione viene definita come quella più "sola", visto che tendendo a rifugiarsi nell'online spesso si sacrificano i rapporti reali con amici e le altre persone in generale. Il grande vantaggio però è quello di avere un'innata padronanza dei mezzi tecnologici.
In molti infatti si meravigliano di come i bambini anche dell'asilo siano totalmente a loro agio nel padroneggiare schermi e device in generale, compresi quelli che i genitori li tengono ben lontani dai vari dispositivi. Questo perché i bambini ci osservano e copiano quello che facciamo, mentre i più grandi poi crescono letteralmente con lo smartphone in mano. Se per noi boomer fare un acquisto online può essere un'operazione che richiede la massima concentrazione e diversi minuti, per un ragazzo della Gen Z invece è come bere il proverbiale bicchiere d'acqua. Anche le prenotazioni dei viaggi last minute così rientrano in questo discorso.
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I dati snocciolati dall'American Express 2024 Global Travel Trends Report parlano chiaro: alla Gen Z piacciono da impazzire i viaggi last minute. Stando a questo prestigioso report, nel 2024 il 77% della Generazione Z e dei Millennial ha prenotato viaggi last minute.Una tendenza che ha spinto in rialzo le prenotazioni di queste tipologie di viaggi, cresciute del 30% in generale nello scorso anno. Ci sono però anche altri dati molto interessanti. Circa il 40% di queste prenotazioni sono state fatte per una sola persona; inoltre spesso si tratta di viaggi brevi che si limitano anche a un paio di giorni.
Cosa significa tutto questo. Non necessariamente che i ragazzi amano viaggiare in solitario. Senza dubbio c'è una fetta che - anche senza compagnia - non ha problemi a fare lo zaino, prenotare un volo o un treno all'ultimo e partire per qualche giorno alla volta di una città da visitare. Molti però utilizzano questa formula per raggiungere amici o parenti che si trovano lontani, sia all'interno dello stesso Paese sia fuori dai confini nazionali. Magari un compagno di studi che si trova in Erasmus oppure in un'altra università, un fidanzato o una fidanzata da raggiungere per qualche giorno o anche, nell'epoca del web, qualcuno conosciuto sui social. Insomma, i motivi possono essere i più disparati, basta che ci sia la voglia di partire.
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Come noto un viaggio last minute è un pacchetto turistico o un biglietto aereo offerto a prezzo scontato poco tempo prima della partenza. Ecco, anche l'aspetto economico è un fattore importante in tutto questo. La Gen Z è nota infatti per la sua attenzione al budget: le sistemazioni last minute così possono essere molto economiche, dato che gli hotel spesso abbassano i prezzi per riempire le camere cancellate, con lo stesso discorso che vale per le compagnie aeree che non hanno riempito i vari voli. In più i giovani solitamente non si fanno molti problemi ad avere flessibilità di orario oppure di non poter usufruire delle camere migliori.
Di recente poi sono nati diversi siti e piattaforme specializzate nei viaggi last minute, strizzando l'occhio soprattutto ai ragazzi. Strumenti come Google Flights, Hopper e Skyscanner, app come Kayak Explore oppure siti simili a Trip Canvas, Going e HotelTonight, consentono di essere sempre informati in tempo reale sulle promozioni last sia per il viaggio sia per l'alloggio. I ragazzi così monitorano di continuo le varie offerte disponibili e, nel caso di un "match" perfetto, non si fanno troppi problemi a preparare in fretta il bagaglio e a partire, anche da soli. Chi vuole risparmiare per le proprie vacanze così dovrebbe imparare dalla Gen Z che, almeno per quanto riguardano le questioni tecnologiche, è una spanna sopra a tutte le altre generazioni precedenti.
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