Viaggi

Provenza, i borghi più belli in 5 giorni

Mete e attrazioni da non perdere in questo territorio ricco di tradizioni
A cura di   Giulia Mariani

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Con la primavera alle porte, la Provenza torna in pole position tra le mete per i tour on the road. Questa regione del sud della Francia, oltre a essere incantevole, è caratterizzata dalla presenza di molte località che, spostandosi in automobile, sono relativamente vicine tra di loro. Gli artisti impressionisti hanno attinto dai paesaggi dolci di questa zona e attraversando le campagne che separano un borgo dall’altro si ha la percezione di trovarsi all’interno di un dipinto di Monet. È la meta ambita dagli appassionati d’arte di tutto il mondo. La temperatura quasi sempre mite e la vita lenta di questi luoghi creano un clima tranquillo, a tratti romantico, nel senso etimologico del termine, ideale per chi è alla ricerca di una pausa dalla quotidianità.

Cosa vedere in 5 giorni

La Provenza è una delle regioni più affascinanti d’Europa, perfetta da visitare in un tour di 5 giorni durante i ponti del 2025. Ecco le tappe per una full immersion in pieno french style. 

Tour della Provenza: prima tappa Aix-en-Provence
Centro storico di Aix-en-Provence - Shutterstock by Eo naya

Aix-en-Provence- 1 giornata

Fascino retrò e colori sgargianti, Aix-en-Provence è una delle città più grandi di questo tour in Provenza di 5 giorni, nonostante gli abitanti siano appena 140.000. La sensazione, però, è di trovarsi all’interno di un piccolo borgo, in cui le piazze pullulano di tavolini in ferro battuto e calici di vino, gatti che arrotolano la coda sulle sedie e grandi bouganville. Il profumo di fiori, in particolar modo di lavanda, non è un luogo comune, ma il leitmotiv reale delle viuzze della Città Vecchia. Città natia di Cezanne e luogo in cui può visitare il suo antico atelier, Aix-en-Provence è rinomata per le botteghe artigiane, le gallerie d’arte e gli ampi panorami della campagna provenzale. Tappe obbligatorie: la Cattedrale romanica di Saint Sauveur e il suo chiostro, il mercatino delle pulci di Place de Verdun e il Quartiere Mazzarin con la fontana dei Quattro Delfini, una boccata d’aria razionalista nel reticolato stretto della città.

Cibo consigliato: Calissons, biscottini in forma di rombo a pasta di mandorle, ricoperti di glassa allo zucchero. Rigorosamente da abbinare a un caffè.

Vista dall'alto di Gordes - Shutterstock by thcollin

Gordes - 1/2 giornata

Borgo dalla pietra candida e dalle stradine acciottolate, Gordes è un paesino arroccato sulle colline provenzali a lungo bistrattato, ma molto affascinante. È stato costruito a 340 metri di altitudine durante l’epoca delle grandi invasioni barbariche, per creare un luogo di riparo per la popolazione, e mantiene quella struttura protomedievale. Calade - ossia, vicoli in pendenza in pietra, e piante rampicanti caratterizzano Gordes: Place Genty Pantaly, una delle location del film Un’ottima annata, è proprio incastonata il verde della flora e il candido del ciottolo. Curiosamente, questa località ha un suo parallelo underground. Esiste una grande rete sotterranea e labirintica visitabile. Si viveva in superficie, ma era nel sottosuolo che si sviluppavano l’industria e l’artigianato. Proprio qui, si trovano le Cantine e i Giardini del Palais Saint Firmin, uno degli spot più rinomati di Gordes. 

Cibo consigliato: In Provenza non si può non assaggiare il gelato alla lavanda.

Seconda tappa del tour in Provenza: Roussillon
La cava di Roussillon - Shutterstock by Instantvise

Roussillon - 1/2 giornata

Quando si pensa a Roussillon, si pensa automaticamente ai colori brillanti. Roussillon non solo è un paesino dagli intonaci vivaci, ma è anche il luogo in cui si trovava la più grande cava di ocra d’Europa. Leggenda vuole che il rossastro di questa terra derivi dal triste suicidio di Sirmonde, disperata per il dolore causato dall’uccisione del suo amante per mano del marito Raymonde d’Avignone. Questa cava è stata, poi, abbandonata e il tempo, meteorologico e cronologico, e l’erosione atmosferica hanno plasmato un paesaggio completamente nuovo, dando vita alla valle delle Fate, le falesie dei Giganti e al Sentiero della Ocre. Si può accedere a queste aree intraprendendo uno dei due brevi percorsi segnalati, un breve lasso di tempo per raggiungere un tripudio di gialli, arancioni e gialli che non ha eguali nel resto d’Europa.

Cibo consigliato: Durante la stagione estiva si trovano le rinomate albicocche rosse di Roussillon, molto dolci e dall’arancio intenso, per restare in tema.

Palazzo dei Papi di Avignone - Shutterstock by kavalenkava

Avignone - 1 giornata

Avignone è la città che si distingue di più per storia e monumenti di tutta la Provenza, tappa imprescindibile per un tour qui. Dal 1309 al 1377 fu sede della corte papale, durante il cosiddetto periodo della “cattività avignonese”: durante questo settantennio la città fiorì dal punto di vista artistico e culturale e tuttora, negli edifici, per le strade, si può vedere l’eredità di quegli anni. Simbolo di Avignone, infatti, è l’imponente Palazzo dei Papi, il più grande edificio gotico d’Europa, costruito e ampliato più volte fino al raggiungimento di 25 stanze e numerose cappelle. Interessanti da visitare anche la Cattedrale romanica di Notre Dame Des Doms, il Museo Angladon di Avignone - in cui è conservato il famosissimo dipinto vangoghiano Wagons de chemin de fer à Arles - e il ponte di Avignone, spot ideale per tutti gli amanti della golden hour.

Cibo consigliato: Tajine di carne, è la città migliore d’Europa in cui mangiare cucina marocchina.

Caffè Van Gogh di Arles- Shutterstock by wjarek

Arles - 1 giornata

Difficile capire se Arles abbia più le fattezze provenzali o il fascino gitano: in questa piccola cittadina, sembra che convivano più anime. Fondata dai romani sul fiume Rodano, al confine con la Camargue, mantiene ancora, nascosti tra i vicoletti, alcuni reperti di epoca romana, come l’Anfiteatro romano e il Teatro romano, quest’ultimo vittima di molti saccheggiamenti durante il Medioevo. Fu tra i posti che ispirarono di più Van Gogh durante il suo soggiorno provenzale, soprattutto per la vivacità dei caffè e dei locali in cui transitava la gioventù locale. Piccola, ma fortemente scenografica: il Chiostro di St-Trophime, la Piazza della Repubblica, l’Abbazia di Montmajour. Arles, però, è soprattutto una città dinamica, in cui la cultura assume un ruolo chiave; molte sono le librerie, come molti sono i caffè letterari e le gallerie d’arte, le opere esposte in strada e gli eventi culturali. Le vicende di Van Gogh hanno come sfondo questo borgo provenzale: guardando in terra, per tutta la città, si possono notare delle targhe dorate che indicano i luoghi che ispirarono alcune delle sue opere più famose, tra cui il Cafè Van Gogh, Place Lamartine e il Ponte di Trinquetaille.

Cibo consigliato: Al confine con la Camargue, c’è un’ampia diffusione di bistecca di toro.

Ultima tappa del tour in Provenza: Les-Baux-de-Provence
Panorama di Les-Baux-de-Provence - Shuttestock by Oleg Znamenskiy

Les Baux-de-Provence- 1 giornata

Sospesa tra cielo e terra, arroccata su uno sperone roccioso all’interno del Parco Naturale Regionale delle Alpilles, Les Baux-de-Provence conta ben 22 monumenti storici. Un numero altissimo, se si pensa che ha soltanto 451 abitanti. Sulla vetta spiccano le rovine del castello, tra mastio, torre saracena, case troglodite e mulino a vento. Nonostante sia stato considerevolmente distrutto, è una testimonianza importante della divisione degli spazi nei castelli di epoca medievale. La conformazione rocciosa di Les-Baux-de-Provence ha un forte valore estetico: la chiesa di Saint Vincent è emblematica da questo punto di vista, in quanto parzialmente scavata nella roccia. È il fascino dell’abbandono a rendere questo posto così ammaliante, tra ruderi e costruzioni antiche: la conclusione perfetta per un tour in Provenza dal gusto autentico.

Cibo consigliato: Tapenade, salsa tipica con olive, acciughe sotto sale, capperi, olio, aglio, sale.

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