Via Francigena: le tappe più belle
Il cammino più longevo e amato nelle cronache d’Europa
Il Lago di Como come non lo avete mai visto. Questo promette (e mantiene) uno dei trekking più celebri d’Italia, il Sentiero del viandante, un’escursione panoramica che offre ai visitatori la possibilità di scoprire le bellezze naturali e culturali del Lario. La mappa del Sentiero del viandante è a dir poco suggestiva, dato che ripercorre i tracciati di antiche mulattiere lungo il ramo orientale del lago: con un trekking lungo circa 40 Km, e con dislivelli tra i 400 ed i 1000 metri, il percorso inizia dal paese di Abbadia Lariana e si articola in diverse tappe fino ad arrivare a Colico.
In origine questo tracciato, che alcuni storici fanno risalire all’epoca romana, non si chiamava così. Anzi, non si chiamava proprio. Era solo un percorso sospeso a metà fra le vette innevate delle Grigne e il blu cobalto del lago.
Appellato nel corso dei secoli come via Ducale, via Regia oppure Napoleona, a differenza di tanti altri sentieri, non è un’antica via di comunicazione, ma l’unione dei vari tratti percorribili che collegavano i paesini sulle sponde del lago con quelli più in quota.
Battuto soprattutto da contadini e da pescatori del posto, costretti quotidianamente a spostarsi per necessità, o da pellegrini, per raggiungere i luoghi di culto della Valtellina, il Sentiero del viandante è caduto in disuso nella prima metà dell’Ottocento quando, per volere degli austriaci, venne costruita una nuova strada militare diretta al passo dello Stelvio.
L’apertura di questa grande carrozzabile che, partendo da Milano, raggiungeva i passi alpini attraverso le zone di Lecco e Colico, provocò il progressivo abbandono del precedente sistema viario che, solo in tempi relativamente recenti, è stato riscoperto e, dal 1992, valorizzato in chiave turistica.
Il Sentiero del viandante è un cammino molto panoramico e adatto a tutti, che prevede tratti in salita per arrivare in quota, parti relativamente pianeggianti, e altre in discesa per tornare alle località sul lago. Si cammina tra boschi, alpeggi e piccoli borghi per arrivare alle località della riviera, ricche di storia e cultura.
Il percorso del Sentiero del viandante inizia a Lecco, per proseguire verso Abbadia Lariana, un piccolo villaggio sulla riva orientale del lago.
Da qui attraversa il Fiumelatte, noto per essere il fiume più corto d’Italia, e costeggia il suggestivo Orrido di Bellano - una gola naturale creata 15 milioni di anni fa dall’erosione del torrente Pioverna e del ghiacciaio dell’Adda che, nel corso dei secoli, hanno modellato la roccia in tetri anfratti e suggestive spelonche - passa accanto all’inquietante Casa del Diavolo, una bizzarra dimora ottocentesca a forma di torretta sui cui muri compaiono disegni mefistofelici e prosegue lungo la costa, fino a Lierna.
Poi il sentiero sale verso la montagna e attraversa piccoli villaggi medievali che regalano suggestioni uniche: Varenna, Bellano, Dervio... Per proseguire poi attraverso la valle di Sanagra, una zona boscosa che offre una vista panoramica mozzafiato sul lago. L’ultima tappa del tracciato, Colico, è un grazioso villaggio sulla punta nord-est del Lario.
Ecco tutte le tappe (tratte dal sito ufficiale) del Sentiero del Viandante, il percorso di circa 75 km che dalla sponda orientale del Lago di Como arriva fino a Morbegno in Valtellina:
Queste tappe offrono scorci naturali e storici unici, poiché si insinuano nei paesi lacustri, tra la vegetazione tipica lariana e giungono fino agli antichi borghi valtellinesi. Il percorso è modulabile e ben servito dai mezzi pubblici, quindi è possibile personalizzarlo e viverlo a seconda delle proprie esigente. Il sito ufficiale mette a disposizione anche le mappe dettagliate (escursionistiche e cartografiche, complete di profili altimetrici, punti di interesse, distanze e dislivelli) una dedicata al percorso che va Lecco a Dervio, e l'altra che va da Dervio a Morbegno.
Ora che abbiamo visto la mappa e le tappe, per quanto riguarda il periodo migliore in cui, scarpe da trekking ai piedi, è consigliato percorrere il Sentiero del viandante, le stagioni ideali sono sicuramente la primavera, quando la natura è in pieno fermento, oppure quando i boschi si incendiano di rosso e arancio, in autunno, nonostante si organizzino escursioni anche nel resto dell’anno. Le temperature lungo tutto il percorso, infatti, sono piuttosto miti: mai troppo calde neanche durante l’estate, né troppo fredde in pieno inverno.
Itinerario che merita di essere percorso non solo per la bellezza dei suoi paesaggi, ma anche per la riscoperta del territorio in cui si snoda, regalando a chi lo affronta una grande varietà di paesaggi, luoghi d’arte e di cultura e meravigliosi squarci di natura, il Sentiero del viandante è anche un percorso dell’anima che invita alla contemplazione e alla riflessione.
Per un’esperienza di viaggio davvero completa. Le targhe color arancio disseminate lungo il cammino vi indicheranno la giusta direzione.
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