Il Lago di Como visto dal Sentiero del viandante - Foto Shutterstock di Daniele Mezzadri

Il Sentiero del viandante, la mappa e le tappe di uno dei trekking più famosi

Sulla sponda orientale del Lago di Como, lungo antiche mulattiere
A cura di Carolina Tocci
Articolo pubblicato il:
14 Luglio 2025

Il Lago di Como come non lo avete mai visto. Questo promette (e mantiene) uno dei trekking più celebri d’Italia, il Sentiero del viandante, un’escursione panoramica che offre ai visitatori la possibilità di scoprire le bellezze naturali e culturali del Lario. La mappa del Sentiero del viandante è a dir poco suggestiva, dato che ripercorre i tracciati di antiche mulattiere lungo il ramo orientale del lago: con un trekking lungo circa 40 Km, e con dislivelli tra i 400 ed i 1000 metri, il percorso inizia dal paese di Abbadia Lariana e si articola in diverse tappe fino ad arrivare a Colico.

Il Sentiero del viandante, la storia

Sentiero del viandante: la storia del celebre trekking
Un tratto del Sentiero del viandante - Foto Shutterstock di Franco Bix

In origine questo tracciato, che alcuni storici fanno risalire all’epoca romana, non si chiamava così. Anzi, non si chiamava proprio. Era solo un percorso sospeso a metà fra le vette innevate delle Grigne e il blu cobalto del lago.

Appellato nel corso dei secoli come via Ducale, via Regia oppure Napoleona, a differenza di tanti altri sentieri, non è un’antica via di comunicazione, ma l’unione dei vari tratti percorribili che collegavano i paesini sulle sponde del lago con quelli più in quota.

Battuto soprattutto da contadini e da pescatori del posto, costretti quotidianamente a spostarsi per necessità, o da pellegrini, per raggiungere i luoghi di culto della Valtellina, il Sentiero del viandante è caduto in disuso nella prima metà dell’Ottocento quando, per volere degli austriaci, venne costruita una nuova strada militare diretta al passo dello Stelvio.

L’apertura di questa grande carrozzabile che, partendo da Milano, raggiungeva i passi alpini attraverso le zone di Lecco e Colico, provocò il progressivo abbandono del precedente sistema viario che, solo in tempi relativamente recenti, è stato riscoperto e, dal 1992, valorizzato in chiave turistica.

In cammino da Lecco a Colico

Sentiero del viandante: il celebre trekking sul Lago di Como
Segnalazioni lungo il Sentiero del viandante, Foto Shutterstock, photo-lime

Il Sentiero del viandante è un cammino molto panoramico e adatto a tutti, che prevede tratti in salita per arrivare in quota, parti relativamente pianeggianti, e altre in discesa per tornare alle località sul lago. Si cammina tra boschi, alpeggi e piccoli borghi per arrivare alle località della riviera, ricche di storia e cultura.

Il percorso del Sentiero del viandante inizia a Lecco, per proseguire verso Abbadia Lariana, un piccolo villaggio sulla riva orientale del lago.

Da qui attraversa il Fiumelatte, noto per essere il fiume più corto d’Italia, e costeggia il suggestivo Orrido di Bellano - una gola naturale creata 15 milioni di anni fa dall’erosione del torrente Pioverna e del ghiacciaio dell’Adda che, nel corso dei secoli, hanno modellato la roccia in tetri anfratti e suggestive spelonche - passa accanto all’inquietante Casa del Diavolo, una bizzarra dimora ottocentesca a forma di torretta sui cui muri compaiono disegni mefistofelici e prosegue lungo la costa, fino a Lierna.

Poi il sentiero sale verso la montagna e attraversa piccoli villaggi medievali che regalano suggestioni uniche: Varenna, Bellano, Dervio... Per proseguire poi attraverso la valle di Sanagra, una zona boscosa che offre una vista panoramica mozzafiato sul lago. L’ultima tappa del tracciato, Colico, è un grazioso villaggio sulla punta nord-est del Lario.

Sentiero del Viandante, mappa e tappe del celebre trekking

Sentiero del Viandante, mappa e tappe del celebre trekking 
Shutterstock by Stefano Bolognini

Ecco tutte le tappe (tratte dal sito ufficiale) del Sentiero del Viandante, il percorso di circa 75 km che dalla sponda orientale del Lago di Como arriva fino a Morbegno in Valtellina:

  • Lecco - Abbadia Lariana, si percorrono le pendici del Monte Coltiglione, in saliscendi, su mulattiere panoramiche;
  • Abbadia Lariana - Mandello del Lario, variante che passa sopra Mandello, attraversando boschi e piccoli borghi;
  • Mandello del Lario - Lierna, tratti vari, passando per Maggiana, Rongio e torrente Meria;
  • Lierna - Esino - Varenna - Perledo (variante alta), percorso panoramico fino a Perledo, con vista sul lago;
  • Lierna - Varenna - Perledo (variante bassa), più vicino all’acqua, con sorgenti del Fiumelatte;
  • Perledo - Bellano, si transita per il Bosco delle Streghe e si domina la gola dell’Esino;
  • Bellano - Dervio, si attraversano frazioni quali Oro e Verginate, fino al Santuario della Madonna delle Lacrime di Lezzeno;
  • Dervio - Dorio, tappa con vista sul borgo di Corenno Plinio e tratti boschivi;
  • Dorio - Colico, si sale a Monte Sparesèe, si passa per Posallo e Chiesa di San Rocco;
  • Colico - Piantedo, breve tappa con affaccio alle Torri di Fontanedo;
  • Piantedo - Delebio, si attraversano castagni e vecchie “culundei” rurali;
  • Delebio - Andalo Valtellino - Rogolo, percorso lungo il fondo valle con panorama sul Piano di Spagna;
  • Rogolo - Cosio Valtellino, attraversamento di borghi orobici, con viste sui versanti alpini;
  • Cosio Valtellino - Morbegno, ultima tappa tra l’Abbazia di Vallate e la città del Bitto, conclusione nei pressi della stazione ferroviaria.

Queste tappe offrono scorci naturali e storici unici, poiché si insinuano nei paesi lacustri, tra la vegetazione tipica lariana e giungono fino agli antichi borghi valtellinesi. Il percorso è modulabile e ben servito dai mezzi pubblici, quindi è possibile personalizzarlo e viverlo a seconda delle proprie esigente. Il sito ufficiale mette a disposizione anche le mappe dettagliate (escursionistiche e cartografiche, complete di profili altimetrici, punti di interesse, distanze e dislivelli) una dedicata al percorso che va Lecco a Dervio, e l'altra che va da Dervio a Morbegno.

I periodi migliori per mettersi in cammino

La meraviglia del Lario in estate - Foto Shutterstock di Robert Harding Video

Ora che abbiamo visto la mappa e le tappe, per quanto riguarda il periodo migliore in cui, scarpe da trekking ai piedi, è consigliato percorrere il Sentiero del viandante, le stagioni ideali sono sicuramente la primavera, quando la natura è in pieno fermento, oppure quando i boschi si incendiano di rosso e arancio, in autunno, nonostante si organizzino escursioni anche nel resto dell’anno. Le temperature lungo tutto il percorso, infatti, sono piuttosto miti: mai troppo calde neanche durante l’estate, né troppo fredde in pieno inverno.

Itinerario che merita di essere percorso non solo per la bellezza dei suoi paesaggi, ma anche per la riscoperta del territorio in cui si snoda, regalando a chi lo affronta una grande varietà di paesaggi, luoghi d’arte e di cultura e meravigliosi squarci di natura, il Sentiero del viandante è anche un percorso dell’anima che invita alla contemplazione e alla riflessione.

Per un’esperienza di viaggio davvero completa. Le targhe color arancio disseminate lungo il cammino vi indicheranno la giusta direzione.

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Carolina Tocci
Direttore Responsabile

Giornalista, editor e consulente editoriale, il suo mondo sono i contenuti. Crede nella libera informazione e nel potere salvifico del cinema e di un testo scritto come si deve. In costante bilico tra idealismo e pragmatismo, ama le storie non ancora raccontate e la cultura in ogni sua forma.

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