Tresigallo, la città del Razionalismo: un gioiello metafisico tra Ferrara e Comacchio
Un luogo sospeso nel tempo, dove l’utopia razionalista sopravvive intatta, tra geometrie perfette e silenzi metafisici

Genga, cosa vedere tra le Grotte di Frasassi eremi e valli nel cuore delle Marche. Immersa nel cuore dell’entroterra marchigiano, Genga è una perla incastonata tra le colline della provincia di Ancona. Questo borgo affascinante, noto per le spettacolari Grotte di Frasassi, è un luogo dove la natura incontra la spiritualità e la storia si fonde con il ritmo lento della vita di paese. Meta ideale per chi ama la natura, il trekking e i luoghi autentici, Genga offre esperienze che spaziano dal mistero delle grotte sotterranee ai sentieri panoramici nel Parco Naturale della Gola della Rossa e di Frasassi.
Le origini di Genga risalgono all’Alto Medioevo, quando il borgo nacque come castello fortificato sotto il dominio dei Conti della Genga. Tra i membri più illustri della famiglia spicca Papa Leone XII, eletto nel 1823, che contribuì a dare impulso alla costruzione di monumenti e luoghi di culto nella zona, come il Tempio del Valadier. Il paese conserva ancora oggi l’antico impianto medievale, racchiuso da mura e torri, e offre scorci che sembrano sospesi nel tempo. Passeggiare tra i suoi vicoli in pietra è come fare un salto indietro nei secoli.

Autentico simbolo di Genga, le Grotte di Frasassi sono uno dei complessi carsici più imponenti e affascinanti d’Europa. Scoperte nel 1971 e aperte al pubblico tre anni dopo, si estendono per oltre 30 chilometri di cunicoli e sale decorate da stalattiti e stalagmiti. L’Abisso Ancona, la cavità più grande, è così vasta da poter contenere il Duomo di Milano. Il percorso turistico si percorre in poco più di un’ora, con una temperatura costante di 14°C. Per i più curiosi esistono itinerari speleologici che permettono di esplorare le zone meno accessibili, accompagnati da guide esperte.
Salendo a piedi lungo un suggestivo sentiero incastonato nella roccia, si arriva a uno dei luoghi più iconici delle Marche: il Tempio del Valadier.
Questo santuario ottagonale in stile neoclassico, voluto da Papa Leone XII, è incastonato in una grotta naturale e custodisce una statua della Madonna col Bambino ispirata al Canova. Accanto sorge l’Eremo di Santa Maria Infra Saxa, costruito direttamente nella parete di roccia. Antico luogo di preghiera e silenzio, in passato ospitava monache di clausura. L’atmosfera mistica e la vista sulla gola sottostante rendono la visita un’esperienza unica.

Poco distante dalle Grotte si trova l’Abbazia di San Vittore alle Chiuse, capolavoro del romanico marchigiano. Edificata nel X secolo, si distingue per la sua struttura a croce greca e per la perfetta integrazione con il paesaggio circostante. Oggi ospita il Museo Speleo-Paleontologico e Archeologico di Genga, dove è esposto il fossile di un ittiosauro ritrovato nella zona, insieme a reperti storici e naturalistici.
Nel cuore del centro storico, il Palazzo Fiumi Sermattei ospita il museo civico dedicato alla storia e all’arte del territorio. Le vie del borgo conducono a punti panoramici che dominano la valle del Sentino, mentre le antiche abitazioni in pietra conservano il fascino delle Marche più autentiche.
Di fronte all’Abbazia di San Vittore si trova un ponte romano perfettamente conservato, con archi a tutto sesto e una torre fortificata che ne custodisce l’accesso. Camminarvi sopra è come attraversare un frammento di storia sospeso tra passato e natura.

Per gli amanti del trekking e della natura, i dintorni di Genga offrono una rete di sentieri panoramici. Tra i più noti: Sentiero del Papa, dedicato a Leone XII, che attraversa la suggestiva Valle Scappuccia, tra canyon e vegetazione rigogliosa; Sentiero dell’Aquila, che parte dal borgo di Pierosara e regala viste spettacolari sulle gole e sulle montagne circostanti, fino al Foro degli Occhialoni, un affascinante arco naturale scavato dal vento.
La cucina di Genga racconta le tradizioni contadine delle Marche. Tra i piatti da provare: la crescia, sfoglia di pane cotta sulla piastra e farcita con erbe o salumi locali; il salame di Genga, dal profumo intenso; le tagliatelle al tartufo e i piatti a base di cinghiale, protagonisti delle stagioni autunnali; i classici vincisgrassi, la lasagna marchigiana per eccellenza.
Genga si trova nel cuore delle Marche, a circa 70 km da Ancona, immersa nel paesaggio montano e boscoso dell’alta valle dell’Esino. Il territorio è attraversato dal fiume Sentino, che nel corso dei millenni ha scavato gole e grotte di rara bellezza. In auto si può raggiungere facilmente tramite la SS76 (uscita Genga–Grotte di Frasassi).
Altrimenti per chi preferisce il treno c'è la linea ferroviaria Ancona–Roma che ferma direttamente alla stazione di Genga–San Vittore. Da lì partono bus e navette per il centro storico e per le Grotte di Frasassi. In bici o camper, infine, esistono percorsi ciclabili panoramici e aree attrezzate per camper nei dintorni del borgo.
Vuoi di più? Estendi il tuo mondo digitale con la nostra app – scaricala subito!