Arrivano i messaggi su Spotify, per chattare direttamente dall'app
Una nuova funzione che strizza l'occhio ai social e rende l'app di Spotify più completa e versatile

Meno di quel che si possa pensare, secondo un esperimento di lunga durata molto accurato che ha preso in considerazione diversi fattori. La funzione di ricarica rapida degli smartphone è ormai presente da anni praticamente su tutti i dispositivi più recenti, seppur con differenze talvolta notevoli in termini di potenza e, quindi, di velocità di ricarica.
Ma domandarsi se, alla lunga, rovina o meno le batterie dei telefoni è legittimo, quesito a cui il popolare canale YouTube HTX Studio ha dato una risposta con un test di lunga durata che sfata qualche mito.

Non è un test scientifico, ma la dedizione da parte degli autori è stata notevole. Per capire se e quanto incide l'utilizzo della ricarica rapida sulle batterie degli smartphone HTX Studio ha effettuato un esperimento durato complessivamente due anni su 40 smartphone divisi tra iPhone 12 e Vivo IQOO 7 (uno smartphone Android), collegati a dispositivi di alimentazione e con attivo un particolare software per gestire le fasi di ricarica e scarica continua e garantire una prova il più possibile bilanciata e priva di inconvenienti.
Questi 40 telefoni sono stati divisi in tre gruppi distinti: uno per provare la ricarica rapida e lenta, uno per la ricarica parziale limitata tra il 30% e l'80% e un gruppo di controllo.
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Iniziamo dal gruppo ricarica veloce vs ricarica lenta. Dopo 500 cicli di carica/scarica in 167 giorni di funzionamento continuo, gli iPhone 12 con ricarica rapida (20 W) hanno perso il 12,3% della capacità della batteria contro l'11,8% di quelli con la ricarica lenta (5 W). Discorso simile per gli IQOO7: 8,5% in meno di capacità con la ricarica veloce (120 W) e 8,8% con quella lenta (18 W). Differenze minime dunque, che sostanzialmente equiparano i due metodi di ricarica.
Lo studio smonta anche un altro mito diffuso, ovvero quello secondo cui lasciare lo smartphone collegato al caricabatterie a carica completa sarebbe dannoso. Ebbene, tenere il telefono al 100% collegato non ha rilevato danni o perdite della capacità della batteria neppure dopo una settimana intera.
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Discorso (leggermente) diverso per la ricarica parziale. Secondo il test, mantenere la batteria dello smartphone sempre tra il 30% e l'80% di carica per ridurre il degrado incide tra il 2,5% (per lo smartphone Android) e il 4% (per l'iPhone). Un beneficio concreto sì, ma minimo. Se vale la pena o meno farci attenzione (a scapito della praticità), dipende da voi.
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