Segnaletica sentieri del CAI
Segnaletica sentieri del CAI - foto di ChiccoDodiFC su Shutterstock

Tempi di percorrenza dei sentieri: come vengono calcolati

Il modello matematico usato dal CAI incrocia distanza e dislivello per fornire una media generale. Vediamo come
A cura di Pietro Paolucci
Articolo pubblicato il:
24 Dicembre 2025

30 minuti, 2 ore, 10 ore. Ma come vengono calcolati i tempi di percorrenza dei sentieri? Il CAI, Club Alpino Italiano, il principale responsabile della gestione e della segnaletica dei sentieri in Italia, utilizza un modello matematico che considera distanza e dislivello per fornire indicazioni utili per fare escursioni in sicurezza.

Quindi no, niente cronometri, stime casuali o altri metodi ascientifici per calcolare quanto tempo ci vuole per percorrere un sentiero, Ma c'è un sistema di riferimento, fra l'altro svizzero, e dal funzionamento molto semplice. Eccone una panoramica.

Il modello del CAI

Modello tempi di percorrenza dei sentieri
Modello tempi di percorrenza dei sentieri - immagine del CAI

Il modello matematico che utilizza il CAI per calcolare i tempi di percorrenza dei sentieri arriva dall'istituto svizzero Schweizer Wanderwege e, in sostanza, funziona così. Su un grafico cartesiano viene rappresentata la distanza sull'asse delle X e il dislivello sull'asse delle Y, positivo in salita, negativo in discesa. Essendo un modello pensato per l'escursionismo, in entrambi i casi considera salite e discese fino a pendenze massime del 40%, oltre le quali si sconfina nel campo dell'alpinismo.

Per limitare il più possibile le approssimazioni, la traccia del sentiero (registrata con un GPS) di cui si vogliono calcolare i tempi di percorrenza viene divisa in più parti da analizzare singolarmente in questo modo, come spiega il CAI:

Per calcolare il tempo usando il grafico prendiamo l'intersezione del dislivello e della distanza e vediamo a quale linea (quelle rosse) di tempo si riferisce, Per esempio se percorriamo 500 metri e ci innalziamo di 100 metri di quota, la nostra intersezione sarà sulla linea dei 16 minuti. Sommando i tempi delle singole tratte in cui abbiamo diviso il percorso avremo il tempo di percorrenza.

Facciamo un altro esempio. Per percorrere un sentiero di 2.000 metri secondo il grafico ci vogliono

  • tra i 27 e i 28 minuti se pianeggiante
  • 50 minuti con 300 metri di dislivello positivo (salita)
  • tra i 33 e i 34 minuti con 300 metri di dislivello negativo (discesa)

Come si può notare dalle linee curve rosse del grafico, all'aumentare del dislivello negativo anche i tempi di percorrenza aumentano, complice la maggiore difficoltà richiesta per affrontare la discesa. Infatti, per percorrere lo stesso sentiero di 2.000 metri ma con soli 100 metri di dislivello negativo (invece di 300) servono 7-8 minuti in meno.

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I tempi di percorrenza dei sentieri sono attendibili?

Segnaletica sentieri del CAI
Segnaletica sentieri del CAI - foto di Steve Barze su Shutterstock

Spesso può sembrare che siano sovrastimati, specie da parte dei più allenati, e viceversa. Ma com'è normale che sia, i tempi di percorrenza indicati sui cartelli della segnaletica dei sentieri del CAI sono una media generale che tiene conto sia degli escursionisti più esperti e allenati, sia delle persone più e meno giovani e delle famiglie che intendono percorrerli con un passo più lento.

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Pertanto possiamo rispondere che sì, sono attendibili, ma alla luce di quanto scritto. Sono d'altronde delle indicazioni volte a garantire la sicurezza delle persone, informazioni che permettono di farsi un'idea di ciò che li aspetta per pianificare l'escursione al meglio evitando rientri al buio e altri rischi.

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Pietro Paolucci
Pietro Paolucci
Redattore

Nato a Roma, è un giornalista che si occupa soprattutto di tecnologia e innovazione. Dalle lauree in Letteratura Musica Spettacolo e in Filologia Moderna si indovinano alcuni suoi interessi, ma gli piacciono anche le montagne, nuotare, la psicologia e andare nei posti che non conosce. Ha tre biciclette, quattro chitarre e altre cose che non ha tempo di rispolverare, dice. Da vecchio vorrebbe mettere piede su Marte, o quantomeno scriverne un reportage.

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