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Alla scoperta della perla del Lago di Garda
omAlle pendici occidentali del Monte Scarafano, nel cuore dell’Abruzzo, si apre uno tra gli scenari più suggestivi e misteriosi d’Italia: il lago di Capodacqua, definito "la piccola Atlantide d’Abruzzo" per un motivo ben particolare. Ogni anno questo luogo richiama escursionisti, appassionati di immersioni e viaggiatori attratti dal suo fascino discreto e ancora (relativamente) poco battuto, oltre che per una caratteristica che lo rende estremamente peculiare: il suo antico villaggio sommerso. Se volete trascorrere una giornata (o anche più) in questa zona, vogliamo consigliarvi dove dormire nei pressi del lago di Capodacqua e darvi suggerimenti su come organizzare una visita in camper, così da poter vivere un’esperienza (suggeriamo estiva, ma anche primaverile) che sia al massimo contatto con la natura.
Nato negli anni Sessanta, con la costruzione di una diga che ha sbarrato il corso superiore del Tirino, il bacino artificiale raccoglie le limpide acque delle sorgenti di Capo d’Acqua, mantenendo una temperatura costante di circa dieci gradi tutto l’anno. Proprio questa caratteristica, unita all’assenza di vegetazione lacustre, rende l'acqua estremamente limpida e trasparente, permettendo così una visibilità eccezionale - fatto che ha reso col tempo il lago una meta ambita per i sub di tutto il mondo. Sul fondale giacciono silenziosi un antico mulino appartenuto alla famiglia Verlengia di Capestrano, ancora in buono stato di conservazione con le sue arcate murarie e piattabande in legno, e i resti di un colorificio: testimonianze straordinarie di un microcosmo rurale scomparso, inghiottito dalle acque ma non dalla memoria.
Oggi il lago di Capodacqua, incorniciato dalla cornice del Parco Nazionale del Gran Sasso, è tutelato da rigide norme ambientali che vietano balneazione e snorkeling, consentendo solo immersioni guidate a basso impatto per preservare la tranquillità della fauna aviaria che vi sverna. Non a caso, riviste internazionali come SportDiver e ScubaDiving lo hanno inserito tra i siti subacquei più affascinanti al mondo, mentre in Italia la sua fama lo porta ad essere annoverato tra le dieci perle sommerse del Paese. Intorno a questo specchio d’acqua, che regala scenari fiabeschi soprattutto nelle giornate di calma piatta, si intrecciano inoltre storie secolari: dalle origini latine del nome Caput Aquæ, che indica la sorgente del fiume Tirino, alla scoperta nei pressi del lago, nel 1934, delle celebri statue italiche del Guerriero e della Dama di Capestrano, risalenti al VI secolo a.C.
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Chi sceglie di raggiungere il lago di Capodacqua in camper ha l’occasione di compiere un viaggio tra natura, storia e cultura, un itinerario che attraversa il cuore dell'Abruzzo. A poco più di 25 chilometri si incontra la Riserva Naturale Regionale Lago di Penne, la prima oasi WWF istituita in Italia, un autentico paradiso per gli amanti dell’ecoturismo grazie ai sentieri, alle aree picnic e ai punti di osservazione della fauna. Non mancano le attrazioni culturali: a Nocciano, il Castello De Sterlich-Aliprandi domina il borgo e ospita il Museo delle Arti con opere di artisti come Remo Brindisi e Michele Cascella, mentre a Capestrano, a circa 30 chilometri, si erge il Castello Piccolomini, costruito sui resti di un’antica fortificazione medievale e oggi sede di un piccolo museo militare.
Da qui il viaggio conduce, dopo appena 4 chilometri, al lago di Capodacqua, dalle sue acque limpidissime, per poi proseguire verso la Riserva Naturale Regionale Sorgenti del Pescara a Popoli, a circa 17 chilometri, dove sono presenti aree attrezzate e sentieri ideali per l’osservazione della fauna locale. Poco distante si erge il Castello Cantelmo, di origine medievale e recentemente restaurato. Infine, a 26 chilometri, il Castello di Salle accoglie i visitatori nel cuore del Parco Nazionale della Maiella, con il suo Museo Medievale Borbonico che completa un percorso capace di intrecciare paesaggi incontaminati e ricche testimonianze storiche.
Chi proviene da Roma, può percorrere l’autostrada A24 fino all’uscita di Bussi sul Tirino, per poi proseguire lungo le strade provinciali che, seppur tortuose, offrono scorci di rara bellezza e permettono di toccare località come Ofena e Navelli. È bene prestare attenzione alla guida, soprattutto per chi viaggia su mezzi di grandi dimensioni, data la presenza di tratti stretti e curve frequenti.
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Chi decide di visitare il lago di Capodacqua si trova spesso a chiedersi dove dormire nei paraggi o dove sostare con il camper così da vivere appieno la magia di questo luogo. Le opzioni sono numerose, in realtà, e adatte a ogni tipo di esigenza: dagli agriturismi sparsi nel Parco del Gran Sasso, che offrono camere dal tocco rustico e pasti a base di specialità locali, ai piccoli bed and breakfast di Capestrano, il borgo medievale a soli cinque chilometri dal lago. Ma a completare l’offerta ci sono anche gli hotel dei centri vicini, come Ofena, Navelli e Bussi sul Tirino, alcuni dei quali propongono pacchetti con escursioni guidate e degustazioni dei prodotti tipici della valle proprio verso questo caratteristico luogo.
Naturalmente, il lago di Capodacqua rappresenta una meta privilegiata anche e soprattutto per chi viaggia in camper ed è attratto dalla possibilità di sostare a stretto contatto con la natura. Proprio perché si tratta di un’area a forte vocazione naturalistica e quindi priva di grandi infrastrutture turistiche, però, è consigliabile pianificare con cura la sosta, verificando in anticipo la disponibilità di parcheggi e servizi nelle località limitrofe. Nei pressi del lago esiste una piccola piazzola, che può ospitare circa tre camper, ma oltre a questo non è possibile fermarsi direttamente vicino al lago.
Tra le aree sosta camper più vicine e comode per raggiungere il lago di Capodacqua e dormire in tranquillità, possiamo segnalarvi:
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ARTICOLO A CURA DI VALERIA GIRARDI