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Paesaggi ricchi di storia e di bellezza che incantano l'anima: sono quelli della Costa Azzurra, da sempre meta di artisti e turismo di lusso. Questo lembo di riviera francese che, da Mentone a Cassis, subito prima della zona di Marsiglia, sussurra ai visitatori storie antiche di nobili e artisti dai vezzi anticonformisti che, tra il pigro incedere delle onde e i profumi della macchia mediterranea, hanno trovato il luogo perfetto in cui dar sfogo alle loro stravaganze, continua ad attirare viaggiatori.
Conosciuta oggi in tutto il mondo come meta turistica tra le più glamour, la Costa Azzurra inizia a suscitare l'interesse dell'aristocrazia europea nel XIX secolo, che apprezza le delizie del clima mite della regione soprattutto durante i mesi invernali. Fu principalmente la nobiltà britannica a fare da pioniera, con figure di rilievo della politica e della nobiltà che trascorrevano lunghi periodi a Nizza.
Un nome tra tutti, quello della Regina Vittoria. La sovrana d’Inghilterra fu infatti per la Costa Azzurra una sorta di abilissima influencer d’altri tempi: a partire dagli anni Ottanta del 1800, infatti, i suoi soggiorni in Riviera venivano immortalati in alcuni acquerelli dal pittore Alexis Mossa, come fossero delle istantanee. Gli hotel in cui soggiornava, i locali che frequentava, le persone che incontrava.
Inoltre, la stampa inglese si serviva di un corrispondente estero che si occupava esclusivamente di seguire la real presenza in ogni suo spostamento in questi luoghi. Da Nizza a Hyères, da Cannes a Mentone, la regina amava soggiornare lungo tutta la riviera per scoprirne gli scorci più suggestivi.
Contestualmente alla presenza della regina Vittoria e, negli anni successivi, alla sua scomparsa (avvenuta nel 1901), in questo tratto di costa francese terminarono i lavori della ferrovia che collega Marsiglia a Ventimiglia, rendendo la regione più accessibile e alimentando l’afflusso di visitatori.
Così, durante la Belle Époque, la Costa Azzurra consolidò la sua reputazione di destinazione esclusiva per nobili e altolocati e piccoli borghi come Cannes, Antibes e Monaco divennero i luoghi prediletti dall’élite europea, che vi si recava per godere delle splendide ville, degli alberghi di lusso e delle numerose strutture termali.
Proprio in questo periodo iniziarono a sorgere i grandi hotel che ne divennero il simbolo come l’Hôtel de Paris di Montecarlo e l’Hôtel Negresco di Nizza.
Anche il celebre scrittore britannico William Somerset Maugham contribuì a far conoscere la Costa Azzurra, che era solito definire "un luogo soleggiato per gente losca". Nella sua villa, La Mauresque, a Saint-Jean Cap Ferrat, i suoi colleghi T.S. Elliot, Ian Fleming e Virginia Woolf, ma anche i duchi di Windsor e Winston Churchill erano di casa, tra una partita a tennis e una nuotata in piscina.
Quando non riceveva personaggi del jet set, Maugham si chiudeva nel suo studio a scrivere: uno studio la cui finestra era stata murata perché l’autore trovava la vista così insopportabilmente bella da deconcentrarlo.
Per non parlare di Francis Scott Fitzgerald e di sua moglie Zelda, che arrivarono in Costa Azzurra nel 1924, facendo della regione la loro seconda casa durante i ruggenti anni Venti. I due si spostarono in diversi luoghi della costa che hanno fatto da teatro ad alcuni dei più grandi successi dell’autore americano, da Il Grande Gatsby a Tenera è la notte, contribuendo a diffondere il fascino della Riviera francese negli Stati Uniti.
Da qui a qualche anno, siamo nel 1946, la prima edizione del Festival di Cannes segnò un altro momento fondamentale nella storia della Costa Azzurra: gli artisti e i divi del cinema americano, in particolare, amavano il clima frizzante e modaiolo, così chic ed europeo, che si respirava durante la kermesse.
Furono gli anni della democratizzazione del turismo in Costa Azzurra che, a partire dal dopoguerra, perse un po’ di quell’esclusività di cui si era ammantata, complice il boom economico e la voglia di scoprire luoghi dalla bellezza e dal fascino ormai leggendari.
Sui rotocalchi, le foto di Brigitte Bardot che passeggiava a piedi scalzi nei vicoli di Saint-Tropez facevano il giro del mondo dopo il successo di Piace a troppi, il film che la fece conoscere al mondo come indiscussa icona di bellezza, consolidando la reputazione della Costa Azzurra come luogo di ritrovo per artisti e bohémien.
La storia del turismo in Costa Azzurra è in continua trasformazione e, dopo l'evolversi della regione da rifugio invernale per aristocratici a destinazione globale per viaggiatori di ogni ceto sociale, oggi rimane un luogo dove il passato e il presente si intrecciano armoniosamente, offrendo ai visitatori esperienze diversificate che vanno dalla cultura all’enogastronomia alle bellezze naturali.
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