Barbarian
Barbarian - Foto via ufficio stampa Disney

Barbarian: l’horror che ti inganna quando pensi di aver capito tutto

Tra suspense, paranoia e colpi di scena, Barbarian è il film che ti farà guardare due volte sotto il letto
A cura di Letizia Rogolino
Articolo pubblicato il:
24 Settembre 2025

Il 2022 fu inaspettatamente segnato a livello cinematografico, da un horror insolito: Barbarian. Scritto e diretto da Zach Cregger (lo stesso che il mese scorso ha invaso le sale mondiali col suo nuovo Weapons), è un film che gioca con la percezione dello spettatore.

Oltre alle influenze horror infatti, punta i piedi ben saldi a terra nello spazio del thriller psicologico, consapevole di voler destabilizzare chi guarda, ribaltando qualsiasi previsione e conducendoti in un tunnel di ansia e claustrofobia.

Dettagli che nascondono minacce, una casa in affitto molto inquietante e un climax verso il più profondo degli incubi. Se la curiosità vi ha ormai travolti, potrete godervelo questa sera, 24 settembre 2025, in prima serata su Rai4.

Di cosa parla Barbarian

Il film segue la vicenda di una giovane donna, Tess (alias Georgina Campbell), che si reca a Detroit per un colloquio di lavoro. Costretta a fermarsi in città per la notte, prenota online una casa in affitto. Ma al suo arrivo scopre che l’abitazione è già occupata da un uomo misterioso, Keith (interpretato da Bill Skarsgård), a causa di un errore di prenotazione.

Bill Skarsgård in Barbarian
Bill Skarsgård in Barbarian - Foto via ufficio stampa Disney

Nonostante il disagio e il pericolo evidente, decide comunque di restare. Quello che apparentemente però, sembra solo un imprevisto spiacevole, si trasforma presto in qualcosa di ben più sinistro.

Con il calare della notte infatti, la casa comincia a rivelare segreti inquietanti e la ragazza si renderà rapidamente conto che la vera minaccia non è l’uomo con cui condivide la casa, ma qualcosa di molto più oscuro nascosto tra quelle mura.

I luoghi che hanno dato vita al film

Barbarian è ambientato a Detroit, Michigan, ma gran parte delle riprese si è svolta altrove. Sebbene la trama ruoti attorno a una casa situata al 476 di Barbary Street, in un quartiere fittizio della città, la casa e il vicinato sono stati ricreati a Sofia, in Bulgaria.

Le scene interne e gran parte della produzione sono state realizzate proprio lì, grazie alla presenza di studi cinematografici attrezzati. La possibilità inoltre, di costruire facilmente set su misura capaci di restituire l’atmosfera opprimente e inquietante richiesta dal film, ha portato la troupe e preferire questa location.

Tuttavia, alcune riprese esterne autentiche sono state effettivamente girate a Detroit, in particolare nel quartiere di Brightmoor, per conferire maggiore realismo e coerenza visiva alla narrazione.

Georgina Campbell in Barbarian
Georgina Campbell in Barbarian - Foto via ufficio stampa Disney

Un film pieno di simbolismi che ha fatto breccia nel pubblico

Oltre alla tensione e ai brividi che il genere horror regala, Barbarian è stato creato per lasciare qualcosa di più. Insieme a una manciata di altri film recenti di questo genere, si affida completamente a tematiche sociali forti e simbolismi riflessivi. Sono questi infatti gli aspetti che, dopo gli iniziali salti di terrore e l’ansia, rimangono rilevanti nel tempo.

Barbarian porta dunque aria di novità e sovversione, sia visiva che narrativa. Cambia spesso tono, muta il suo punto di vista e, pur caratterizzato da un’estetica disturbante, finisce per lasciare il segno soprattutto per ciò che vive sotto la superficie.

L’insieme di tutti questi elementi ha fatto sì che il pubblico l’abbia amato e giustamente premiato, con un successo che è andato ben oltre le più rosee aspettative. Barbarian ha incassato complessivamente più di 43 milioni di dollari, a fronte di un budget di 4,5 milioni. È lampante dunque, quanto sia necessario rischiare e inseguire l’originalità, per rimanere memorabili.

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Letizia Rogolino
Redattrice

Giornalista e copywriter, appassionata di cinema, serie TV e viaggi. Cinefila incallita e anima vagabonda, amo perdermi tra i road movie, il mare e le atmosfere degli anni '80. I dolci sono il mio comfort food, guidare mi rilassa, correre all’aria aperta mi rigenera. E quando posso, suono il banjo. Racconto storie, luoghi ed emozioni con la stessa curiosità con cui esploro il mondo.

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