Locandina della mostra di Wes Anderson
Courtesy of Cinémathèque

Wes Anderson in mostra a Parigi

La Ville Lumière celebra il regista con un percorso espositivo imperdibile
A cura di Ilaria Del Bono
Articolo pubblicato il:
15 Aprile 2025

Colori pastello, inquadrature simmetriche e perpendicolari, personaggi stravaganti inseriti in luoghi vagamente fiabeschi: il cinema di Wes Anderson ha uno stile così unico da poter essere riconosciuto tra migliaia di altri. Forse è proprio per questo che la Cinémathèque di Parigi gli ha dedicato la prima grande retrospettiva che omaggia il regista texano e il suo lavoro. Dal 19 marzo al 27 luglio 2025 è possibile visitare la mostra che celebra la carriera di Wes Anderson e l’impatto che ha avuto sul cinema contemporaneo, offrendo ai visitatori che capitano a Parigi un’immersione nel suo universo estetico e narrativo.

Il concetto dell'esposizione

La mostra esplora il processo creativo di Wes Anderson, dalla concezione delle idee fino alla realizzazione dei suoi film. Attraverso una selezione di scenografie, oggetti di scena, costumi e storyboard, il pubblico può scoprire il mondo dietro le quinte dei suoi lungometraggi più celebri. Un’attenzione particolare è dedicata alla sua collaborazione con artisti e designer che contribuiscono a dare vita alle sue visioni cinematografiche.

Foto dal set di Asteroid City
Courtesy of Cinémathèque

La mostra offre uno sguardo approfondito sullo stile unico di Anderson, caratterizzato da simmetrie perfette, palette cromatiche studiate nel dettaglio e un’estetica ispirata al cinema classico e alla letteratura.

Modellino di The Grand Budapest Hotel esposto alla mostra di Wes Anderson a Parigi
Exposition Wes Anderson CF

Dal fascino dolceamaro de I Tenenbaum all’epopea di un’Europa in fermento prima del’68 in The French Dispatch, passando per le sfide artigianali dello stop-motion (Fantastic Mr. FoxL’isola dei cani), la mostra offre l’opportunità di scoprire come la visione iconoclasta di Anderson e la sua ossessione per il dettaglio abbiano dato vita ad alcuni dei film più affascinanti, visivamente ed emotivamente, degli ultimi decenni. Un cinema fatto di fantasie, ma intriso di profonda umanità.

Oggetti iconici alla mostra di Wes Anderson a Parigi

Costumi de I Tenenbaum esposti alla mostra di Wes Anderson a Parigi
Courtesy of Cinémathèque

Wes Anderson proietta i suoi personaggi in mondi insoliti: l’isola di New Penzance, la megalopoli di Megasaki, la cittadina di Ennui-sur-Blasé, il villaggio desertico di Asteroid City. Ma, anziché girare in studio, preferisce trasformare la realtà in base alle storie che lui stesso scrive. Vengono così creati centinaia di oggetti per dare vita a questi luoghi: mobili, libri, mappe, giornali, mezzi di trasporto. Fin dagli esordi, Wes Anderson ha avuto l’intuizione di conservare questo immenso lavoro di design che oggi, grazie alla mostra, anche il pubblico può scoprire.La maquette del treno di Il treno per il Darjeeling, dipinta a mano da artisti indiani; i libri dalle copertine colorate di Moonrise Kingdom; il celebre dipinto Il ragazzo con la mela che troneggia nella hall di The Grand Budapest Hotel; le marionette animali di Andy Gent per i film d’animazione; le incredibili miniature di Simon Weisse; il lavoro grafico di Erica Dorn; e, naturalmente, la straordinaria collezione di costumi, tra cui le iconiche tute subacquee blu di Steve Zissou (Le avventure acquatiche di Steve Zissou), create dalla pluripremiata costumista Milena Canonero.

Fantastic Mr. Fox
Courtesy of Cinémathèque

Non dei semplici cimeli, ma testimonianze vive di un processo creativo, impregnate dell’ingegno di chi li ha realizzati e maneggiati.
Oltre a questi oggetti, c’è una selezione di fotografie e Polaroid inedite, oltre a documenti originali – taccuini di lavoro, sceneggiature annotate, disegni preparatori, storyboard – scritti e disegnati direttamente da Wes Anderson. Questa mostra svela un metodo di lavoro libero da regole prestabilite e, soprattutto, dall’implacabile diktat del marchio di fabbrica, spesso imposto dagli studios hollywoodiani. Un’occasione unica per scoprire i segreti di realizzazione di queste commedie malinconiche che hanno rivoluzionato per sempre il cinema contemporaneo.

Percorso espositivo

Modellino di The French Dispatch esposto alla mostra di Wes Anderson a Parigi
Courtesy of Cinémathèque

L’itinerario della mostra di Wes Anderson alla Cinémathèque di Parigi si suddivide in diverse sezioni tematiche:

  1. Le Origini – Gli inizi di Wes Anderson nel mondo del cinema e le influenze che hanno plasmato il suo stile.
  2. La Simmetria Perfetta – Un’analisi del suo approccio visivo, dalla composizione delle inquadrature all’uso dei colori.
  3. I Personaggi Iconici – Un viaggio attraverso i protagonisti dei suoi film, con approfondimenti sui costumi e le interpretazioni.
  4. Le Colonne Sonore – L’importanza della musica nelle sue opere e le scelte che caratterizzano ogni pellicola.
  5. Dietro le Quinte – Una sezione dedicata alla produzione e alla realizzazione tecnica dei suoi film, con materiali esclusivi.

Un po’ di Wes Anderson

Trailer The Phoenician Scheme
Clicca sull'immagine per vedere il trailer

Proprio di recente è stato reso pubblico il trailer dell’ultimo film di Wes Anderson: The Phoenician Scheme, una commedia-dramma con sfumature thriller che esplora le dinamiche di una potente famiglia al centro di un misterioso complotto. Come per ogni suo film, anche qui c’è un cast stellato di attori a partire da Benicio Del Toro, Scarlett Johansson e Michael Cera, Mia Threapleton, Tom HanksBryan CranstonRiz Ahmed, Mathieu Amalric e Benedict Cumberbatch. The Phoenician Scheme esce in sala il 28 maggio 2025 e sarà in concorso nella selezione ufficiale del Festival di Cannes 2025.

Non solo mostra e cinema, ma se siete amanti dell’estetica di Wes Anderson, vi suggeriamo vi fare un tour nei luoghi che hanno ispirato il cinema del regista texano, su KuriUland trovate un articolo che ve li indica tutti.

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Ilaria Del Bono
Redattrice

Creativa eclettica con una profonda passione per la scrittura, la cultura pop degli anni ’90, il Giappone e il cinema. Copywriter da più di 10 anni, ha sempre lavorato nel mondo delle agenzie pubblicitarie, inventando slogan, naming e campagne pubblicitarie. In un’altra vita avrebbe voluto fare l’illustratrice, ma vista la sua scarsa dote artistica si limita a collezionare libri illustrati.

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